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LA BARCA TRA LE NORME – Le visite a bordo delle unità da diporto

Venerdì 21 settembre nella sala convegni del Padiglione B della Fiera Internazionale di Genova, abbiamo tenuto, in collaborazione con  l’Ordine degli Ingegneri di Genova, un seminario tecnico dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice sulla Nautica e la piena applicazione della Direttiva 2013/53/UE, per illustrare la nuova concezione di ispezione sulle imbarcazioni. Moderatore in nostro Amministratore Delegato l’ing. Giuseppe Macolino. Per l’Ordine ha portato i saluti l’ing. Felice Lombardo.

Di seguito vi proponiamo un sunto degli interventi.

LA CONDUZIONE DELLA VISITA DI RINNOVO DEL CERTIFICATO DI SICUREZZA

Come ha spiegato l’ing. Marco Vitti, tecnico operativo di ENAVE, il certificato è uno dei documenti fondamentali da tenere obbligatoriamente a bordo e va rinnovato – attraverso una ispezione condotta da un ente appositamente riconosciuto ed accreditato – la prima volta dopo 8-10 anni, secondo la categoria di progettazione, durante la quale, con l’imbarcazione a secco, sono studiati tutti i punti riguardanti la sicurezza.

«Si verifica – dice Vittil’integrità della barca, dell’eventuale struttura velica, della parte impiantistica. Quindi che gli impianti gasolio, gas, elettrico, esaurimento sentine siano conformi alle regole e che non vi siano stati apportati cambiamenti sostanziali dalla precedente visita. Le difficoltà? Se non si conosce la situazione precedente perché dal foglio di riferimento non risultano i particolari, può essere difficile stabilirla. Quindi è essenziale ricostruire con scrupolo la storia dell’imbarcazione. L’ispezione, e quindi, visita di sicurezza consente allo Stato di mantenere il controllo sulla barca nell’arco degli anni, dopo 10 nelle categorie A o B, e dopo 8 nelle C o D, e questa deve avere in efficienza tutti i punti ispezionati la volta precedente. Una sorta di tagliando, per banalizzare».

LA VISITA ISPETTIVA PER LE ISCRIZIONI ALLE AMMINISTRAZIONI DI BANDIERA

L’ing. Andrea Pippa, tecnico operativo ENAVE, ha ricordato che l’Amministrazione di Bandiera riguarda tutte le imbarcazioni, ed è il principale referente e responsabile per la sicurezza di ogni unità, sia essa da diporto (ogni unità di qualsiasi tipo, escluse le moto d’acqua, destinata ad attività sportive e ricreative con lunghezza dello scafo compresa tra 2,5 e 24 metri, indipendentemente dal mezzo di propulsione), sia mercantile o passeggeri.

L’ispezione – effettuata direttamente da un’Amministrazione di Bandiera o delegata a enti tecnici autorizzati – è finalizzata al rilascio di certificati in conformità di requisiti riconosciuti a livello internazionale. Fra le parti tecniche analizzate: scafo, impianti di bordo, macchinari principali di propulsione, dotazioni di sicurezza. Se i requisiti corrispondono, viene rilasciato un determinato certificato – secondo il tipo di visita – e poi inizia il ciclo di vita previsto dal documento, che è definito “statutario”, perché è rilasciato o da uno Stato o da un ente tecnico per conto di uno Stato, e prevede una serie di visite scadenzate.

Questo sia al momento di una nuova costruzione oppure al cambio di bandiera, come spesso succede: quando entra la nuova Amministrazione di bandiera, è obbligatorio fare un nuovo ciclo di visite iniziali, da cui parte l’iter per l’emissione dei nuovi certificati.

LA VISITA PER LE CERTIFICAZIONI VOLONTARIE FINALIZZATE AI TEST DI LABORATORIO

L’ispezione è legata a una serie di test – come ha sottolineato l’ing. Luca Frausini di ENAVE-LINSET – per verificare le proprietà e la bontà in particolare dei materiali compositi. I controlli vengono effettuati con prove non distruttive utilizzando ultrasuoni, termografie e test fisici. Frausini ha fatto una panoramica delle norme in vigore (tante e diversificate), spiegando «cosa fare e quando farlo». Anche per ottimizzare l’utilizzo di un laboratorio. Esempio: la verifica dello stato di polimerizzazione di una costruzione. Se fatta in corso d’opera, prima di eseguire il ciclo di verniciatura, un’eventuale sottopolimerizzazione può essere risolta con una semplice applicazione di calore con spesa e impatto minimo. La stessa cosa fatta a vernice già applicata, comporta spesso la riverniciatura della barca. Un’azione al momento giusto permette quindi di risparmiare tempo e denaro.

ASPETTI LEGALI DELLE VISITE A BORDO DELLE IMBARCAZIONI

All’avv. Roberta Caragnano, dell’omonimo studio legale, è toccato il compito di spiegare come il nuovo Codice della Nautica da diporto – che ha semplificato molte procedure – ha riorganizzato, in una logica organica e sistemica, un po’ tutto “l’impianto” che sovrintende le visite di controllo e ispettive, ma anche i controlli della Capitaneria, che «nel tempo – ha detto – era diventato una prassi, avvicinando così l’Italia al contesto europeo. Anche se noi oggi nel Codice non abbiamo una parte, una norma, un capo, che ci dice quali siano gli aspetti legali: bisogna rintracciarli dentro l’articolato normativo.

Le novità riguardano innanzitutto la classificazione delle imbarcazioni da diporto: prima erano tre, ora il panorama è molto più ampio. Di conseguenza, in base al tipo di imbarcazione da diporto abbiamo documenti necessari e altri che lo sono di meno. Da tenere presente anche che la licenza di navigazione è molto diversa dalla navigazione temporanea; che l’introduzione degli Sted, gli Sportelli telematici del diportista, hanno alleggerito l’apparato dal punto di vista burocratico e amministrativo, ma gli obblighi esistono ancora, e la documentazione va inviata per via telematica. I controlli restano tutti insomma, anzi se ne sono aggiunti di nuovi. Legati appunto anche all’esposizione della bandiera – a cui spesso non si pensa – e alla dichiarazione di armatore. Come bisogna distinguere la parte relativa all’iscrizione dell’imbarcazione da quella legata all’abilitazione alla navigazione».

VISITE DI SICUREZZA: NON SONO TUTTE UGUALI. CASE HISTORY

L’ing. Alessandro Suardi, capo struttura di valutazione ENAVE, ha analizzato alcuni problemi tipici che si possono presentare durante l’ispezione, valutando come risolverli per soddisfare le esigenze normative e facendo tornare l’armatore in acqua al più presto. Le visiteper le unità da diporto sono periodiche (tipo quelle di revisione dell’automobile) e occasionali (determinati da eventuali eventi straordinari che possono incidere sui parametri di sicurezza). Due le cose a cui prestare molta attenzione per Suardi. L’identificazione dell’unità: mentre la targa e il telaio di un’auto sono difficilmente amovibili, in un’unità da diporto questi dati identificativi molto spesso sono adesivi; il numero di serie CE molto spesso è scritto o stampato su una targhetta esposta agli elementi o, per così dire, a rischio riverniciatura, così come quelli sui motori principali di propulsione.

La conformità dell’impianto elettrico, che molto spesso è oggetto di rimaneggiamenti (tipo l’utente che installa componenti che hanno un’incidenza, nel senso di consumi importanti e magari il conduttore, l’interruttore, la protezione i fusibili non sono adeguati e quindi è possibile trovarsi di fronte a situazioni anche molto pericolose).

“tratto dal periodico dA&B dell’Ordine degli Ingegneri di Genova”

metstrade

Bilancio positivo per la partecipazione al Mets di Amsterdam

Esperienze e Successi al METSTRADE di Amsterdam

Dal 17 al 19 novembre, immersi nell’aria frizzante e affascinati dalle bellezze architettoniche di Amsterdam. Ci siamo concentrati in tre giorni di incontri e strette di mano al METSTRADE, senza lasciarci distrarre dalla magia della capitale dei Paesi Bassi.

Giunto alla sua ventinovesima edizione, il Marine Equipment Trade Show è uno dei più importanti saloni internazionali dedicati agli operatori del settore nautico. Organizzato da Amsterdam RAI, in collaborazione con il Council of Marine Industry Associations (ICOMIA).

Metstrade – Numeri e Partecipazione

Con ben 1.470 espositori, di cui 200 italiani, provenienti da oltre 40 paesi, 11.000 aziende coinvolte e 22.000 professionisti del settore nautico, il METSTRADE è un appuntamento imperdibile per ENAVE. Questo evento rappresenta un crocevia di esperienze e professionalità, indispensabile per mantenere alto il livello dei nostri servizi, condividere novità, idee e opinioni, e progettare a livello internazionale.

Dichiarazioni dei Soci Fondatori

Il nostro socio fondatore Giuseppe Macolino ha sottolineato l’importanza di questo evento:

“Per noi la partecipazione a questo appuntamento annuale è davvero molto importante perché ci offre un punto di vista privilegiato sull’andamento del mercato nautico nazionale e internazionale. Contro ogni previsione, abbiamo colto spiragli di crescita e un andamento favorevole rispetto agli anni passati.”

Anche Francesco Prinzivalli, socio fondatore di ENAVE, ha evidenziato il valore del METSTRADE:

“Il Mets rappresenta per noi un’opportunità unica, permettendoci di proporre direttamente agli operatori tutta la gamma dei nostri servizi. Forte interesse è stato dimostrato, in particolare, per l’EQA – ENAVE Quality Assessment, certificazione volontaria che attesta l’elevata qualità di qualsiasi prodotto o servizio nella filiera nautica, e per il servizio di rilascio di marcature CE, soprattutto in vista dell’entrata in vigore della nuova Direttiva 2013/53/UE che dichiara l’invalidità delle certificazioni emesse con la vecchia 94/25/CE.”

Prospettive Future

In definitiva, queste 72 ore di intenso lavoro al METSTRADE si sono concluse con un bilancio estremamente positivo. Siamo tornati a casa con il sorriso, ricchi di nuovi progetti e con la consapevolezza di aver rafforzato la nostra posizione nel settore nautico a livello internazionale.

direttiva 2013/53

La nuova direttiva 2013/53/UE manda in pensione la direttiva 94/25/CE

Dal 18 Gennaio 2017 non sarà più possibile immettere sul mercato imbarcazioni, moto d’acqua, componenti e motori per il diporto nautico che non siano certificate in accordo con la direttiva 2013/53/UE. Dalla stessa data non saranno più valide le certificazioni emesse con la vecchia 94/25/CE.

In sintesi la nuova direttiva:

  • precisa e aggiorna le categorie di progettazione (A, B, C e D) per le imbarcazioni in base alle condizioni meteo-marine;
  • riduce i livelli di emissioni gassose dei motori superando la legislazione adottata nel 2003;
  • aggiorna la “clausola di salvaguardia” migliorando i criteri di sorveglianza del mercato (specialmente per i prodotti importati);
  • stabilisce nuovi requisiti per produttori, importatori e distributori della nautica da diporto.

Nella nuova direttiva 2013/53 sono stati, inoltre, migliorati ed estesi alcuni dei requisiti essenziali dell’imbarcazione quali la protezione delle cadute fuoribordo, la prevenzione degli scarichi a mare, la galleggiabilità e mezzi di sfuggita per i multiscafi.

Chi costruisce o commercializza imbarcazioni e componenti per la nautica da diporto può rivolgersi a ENAVE – Ente Navale Europeo per la riemissione dei certificati in accordo con la direttiva 2013/53/UE sia per i nuovi prodotti che per i vecchi già in produzione da tempo, rivedendo e aggiornando il fascicolo tecnico in accordo con recenti disposizioni.

ENAVE – Ente Navale Europeo è già in possesso dell’autorizzazione dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dei Trasporti ed è pronta a emettere le nuove certificazioni CE.

La segreteria di ENAVE è a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e per formularVi la migliore offerta per il passaggio dalle vecchie alle nuove certificazioni CE.

 

Leggi il testo integrale: direttiva-2013-53-ue