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Estensione dell’Accettazione della Marcatura CE nel Regno Unito
/in News /da enaveL’entrata in vigore della Brexit ha comportato una serie di cambiamenti significativi nelle normative commerciali tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Uno degli aspetti chiave è stato il passaggio da un sistema basato sulla marcatura CE a uno in cui il Regno Unito stabilisce le proprie direttive e standard. Tuttavia, in un’azione che può essere vista come un tentativo di mantenere una certa armonia normativa, il Regno Unito ha esteso l’accettazione della marcatura CE anche per le unità da diporto e i loro componenti.
La Marcatura CE: Una Breve Panoramica
La marcatura CE è da lungo tempo un marchio riconosciuto in Europa, indicante che un prodotto è conforme alle normative dell’Unione Europea per la sicurezza, la salute e l’ambiente. Si tratta di un marchio che assicura ai consumatori e agli utenti finali che il prodotto soddisfa gli standard di qualità stabiliti. Prima della Brexit, la marcatura CE era accettata sia nel Regno Unito che nei paesi dell’UE.
Cambiamenti a Seguito della Brexit
Con la Brexit, molte questioni normative sono state riesaminate. Questo ha comportato la creazione di un nuovo schema di marcatura, la marcatura UKCA (UK Conformity Assessed), specificamente per il mercato britannico. I prodotti destinati al mercato del Regno Unito devono ora portare il marchio UKCA per dimostrare la loro conformità alle normative locali.
Estensione dell’Accettazione della Marcatura CE
Nonostante il passaggio al sistema UKCA, il Regno Unito ha deciso di estendere l’accettazione della marcatura CE prima fino a Dicembre 2024, ora senza un limite definito, anche per le unità da diporto e i loro componenti. Questa mossa ha lo scopo di agevolare la transizione e fornire più tempo sia ai produttori britannici che a quelli dell’UE per adeguarsi ai nuovi requisiti normativi. Ciò significa che le imbarcazioni da diporto e i loro componenti che portano la marcatura CE possono ancora essere commercializzati e utilizzati nel Regno Unito.
Vantaggi dell’Estensione
Questa estensione dell’accettazione della marcatura CE offre diversi vantaggi per l’industria delle imbarcazioni da diporto e i loro componenti:
- Continuità Commerciale: Gli operatori del settore possono continuare a commercializzare i loro prodotti nel Regno Unito senza interruzioni significative, mentre si adattano gradualmente alle nuove normative.
- Riduzione della Complessità: L’estensione consente ai produttori di evitare l’onere di aderire immediatamente al nuovo schema di marcatura UKCA, semplificando il processo di adeguamento.
- Tempo per Adeguarsi: I produttori hanno più tempo per comprendere i nuovi requisiti normativi e per apportare le modifiche necessarie ai loro processi produttivi.
Conclusioni
L’estensione dell’accettazione della marcatura CE nel Regno Unito per le unità da diporto e i loro componenti rappresenta un passo verso una transizione più fluida e progressiva verso le nuove normative post-Brexit. Questa decisione offre un certo grado di flessibilità e sostegno all’industria delle imbarcazioni da diporto, consentendo agli attori del settore di adattarsi gradualmente alle nuove realtà normative. Tuttavia, è importante che i produttori rimangano consapevoli dei cambiamenti in corso e inizino a considerare l’adozione del marchio UKCA per garantire la conformità alle future esigenze normative del mercato britannico.
Qui il comunicato stampa del Governo del Regno Unito.
Refit Nautico – Tra Progettazione e Norme
/in CORSI DI FORMAZIONE, News /da segreteriaENAVE e l’Ordine degli Ingegneri di Genova: Seminario Tecnico al Salone Nautico
Il 20 Settembre 2019, all’interno del 59° Salone Nautico di Genova, ENAVE, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Genova, ha tenuto un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si celano dietro al refit o alla riparazione di un’unità da diporto.
L’importanza del Refitting
Il refitting di un’imbarcazione comprende una serie di attività come l’aggiunta o la sostituzione di un elemento, la personalizzazione per soddisfare i bisogni dell’armatore, il ripristino di parti logore o mal conservate, e l’introduzione di elementi tecnologici per migliorare la navigazione, le prestazioni e i consumi.
Il refit nautico è un settore in crescita con un fatturato di circa 240 milioni di euro (fonte Ucina). Questo segmento di mercato, che si sta consolidando come una realtà emergente in continuo sviluppo, impone sicuramente alcune riflessioni importanti.
Normative e Obblighi
Il quadro normativo è in continuo aggiornamento ed è essenziale fornire strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni. L’obiettivo è coniugare i desideri dell’armatore con le esigenze tecniche e legislative. Nel corso del seminario, il refit è stato analizzato nel rapporto tra cantiere/progettista ed ente tecnico, proponendo un educational per gli operatori del settore, utile a comprendere le procedure e la loro importanza.
Aspetti Progettuali e Normativi
Il primo panel di esperti, tra cui l’Ing. Damiano Lancia, l’Ing. Giovanni Ceccarelli e l’Ing. Stefano Signori, si è concentrato sugli aspetti progettuali dal punto di vista del cantiere, sulle richieste dell’armatore e sulle procedure da attuare in collaborazione con l’ente tecnico. Soddisfare le richieste del cliente è fondamentale per il cantiere, che deve però rispettare le norme vigenti. Un lavoro di modifica su un’imbarcazione può implicare interventi più estesi, come la verifica dei Requisiti Essenziali imposti dalla Direttiva 2013/53 UE.
Il secondo panel, con i tecnici ENAVE, l’Ing. Alessandro Suardi e l’Ing. Giulia Cresci, si è focalizzato sulla parte normativa. Un refit o una riparazione può variare in base all’entità della modifica. Se si apportano innovazioni o mutamenti rilevanti che alterano i requisiti essenziali, è necessaria una APC-Post Construction Assessment. Se le modifiche non sono essenziali, è necessaria la convalida del certificato di sicurezza, valida solo per unità iscritte al RID.
Il Futuro del Refit Nautico
Nuove realtà cantieristiche stanno emergendo, dedicate al refit a causa della forte competizione nel mercato delle nuove costruzioni. Per questo motivo, è cruciale formare e informare gli esperti del settore. Questo mercato, seppur selettivo e qualitativo, continuerà a offrire buone opportunità agli operatori.
ENAVE rimane impegnata a supportare i professionisti del settore attraverso formazione e aggiornamenti continui, garantendo che le imbarcazioni rispettino sempre i più alti standard di sicurezza e qualità.
Sono intervenuti:
Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – Socio fondatore ENAVE
Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine
Ing. Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design
Ing. Giulia Cresci – Ingegnere Nautico – Ufficio struttura valutazione ENAVE
Ing. Stefano Signori – Ingegnere Navale – Studio Mare Nostrum
Ing. Alessandro Suardi – Ingegnere Navale – Capo ufficio struttura valutazione ENAVE
ENAVE e CANTIERE DEL PARDO UNA STORIA LUNGA 10 BARCHE
/in News /da enaveDa qualche anno abbiamo iniziato una stretta collaborazione con il Cantiere del Pardo, storico cantiere italiano che ha dato vita, con oltre quaranta anni di storia, ad un importante capitolo della nautica moderna, producendo barche da regata di serie, con elevati standard qualitativi abbinati a un design elegante e innovativo.
L’intesa con il Cantiere è stata immediata, sia perché ENAVE promuove e sostiene il made in Italy di qualità, sia perché le aziende che negli anni hanno saputo integrare tecnologia, innovazione, passione e design rispettano la filosofia della nostra azienda.
In pochi anni quindi abbiamo seguito per loro la marcatura CE di 10 nuovi modelli, 3 dei quali sono in fase di lavorazione e verranno presentati nei prossimi mesi.
Il progetto è iniziato sulle barche a vela Grand Soleil, per le quali abbiamo curato sia alcuni modelli appartenenti alla linea Long Cruise sia alcuni modelli appartenenti alla linea Performance.
Nel corso del tempo, il buon rapporto professionale instauratosi e le nostre competenze tecniche hanno fatto si che ci fossero affidati anche modelli di barche a motore.
Ogni singola marcatura CE è stata analizzata nei minimi dettagli dai nostri ingegneri navali in staff con l’ufficio tecnico del cantiere, trasformando le problematiche che di volta in volta si incontravano in opportunità per sviluppare brillanti idee per poter mettere in acqua le imbarcazioni.
In tutti i casi analizzati sono state attuate soluzioni consone all’ottimizzazione delle caratteristiche della barca nel rispetto della normativa vigente.
Siamo davvero felici di questa collaborazione che ci permette di lavorare fianco a fianco ad uno dei più grandi cantieri italiani esprimendo a pieno la nostra professionalità.
In attesa del lancio dei nuovi modelli sul mercato ci auguriamo che la nostra storia possa durare per altre 10, 100, 1000 barche.
GALLERY: alcuni modelli del Cantiere del Pardo sui quali abbiamo lavorato
MARCATURA CE, questa sconosciuta – PARTE 1
/in News /da enaveFAQ sulla Marcatura CE per le Imbarcazioni da Diporto – Parte 1
Con l’ausilio della Guida Blu al CE 2016 della Commissione Europea, riportiamo alcune delle domande più frequenti relative alla Marcatura CE, valide anche per le imbarcazioni da diporto. Vista l’importanza dell’argomento e la varietà di dubbi e curiosità relative a questa certificazione, abbiamo deciso di dividere questo articolo in due parti, ciascuna formata da 6 FAQ Marcatura CE. La seconda parte verrà pubblicata la settimana prossima.
Che cosa indica la marcatura CE su un prodotto?
Apponendo la marcatura CE su un prodotto, il fabbricante dichiara, sotto la sua esclusiva responsabilità, che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali della normativa di armonizzazione dell’Unione Europea che ne prevede l’apposizione. Questo implica che le relative procedure di valutazione della conformità sono state rispettate. I prodotti recanti il marchio CE sono considerati conformi alla normativa di armonizzazione dell’Unione applicabile e godono della libera circolazione nel mercato europeo.
Un prodotto recante la marcatura CE è sempre fabbricato nell’UE?
No. La marcatura CE indica solo che il prodotto è stato fabbricato nel rispetto di tutti i requisiti essenziali. Non è un marchio d’origine e non implica che il prodotto sia stato fabbricato nell’Unione Europea. Di conseguenza, un prodotto con la marcatura CE può essere stato fabbricato ovunque nel mondo.
Tutti i prodotti recanti la marcatura CE sono sottoposti a prove e approvati dalle autorità?
No. La valutazione della conformità dei prodotti alle prescrizioni legislative è di esclusiva competenza del fabbricante. Lui provvede ad apporre la marcatura CE e a redigere la dichiarazione UE di conformità. Solo per i prodotti considerati ad alto rischio per l’interesse pubblico, come recipienti a pressione, ascensori e alcune macchine utensili, è richiesta la valutazione della conformità da parte di un organismo notificato.
In quanto fabbricante, sono autorizzato ad apporre la marcatura CE sui miei prodotti?
Sì, spetta sempre al fabbricante o al suo rappresentante autorizzato apporre la marcatura CE, dopo aver eseguito la procedura di valutazione della conformità necessaria. Prima di apporre la marcatura CE su un prodotto e immetterlo sul mercato, è necessario sottoporlo alla procedura di valutazione della conformità prevista dagli atti di armonizzazione dell’Unione applicabili, che stabiliscono se la valutazione può essere effettuata dal fabbricante stesso o se è richiesto l’intervento di un organismo notificato.
Dove si deve apporre la marcatura CE?
La marcatura CE deve essere apposta sul prodotto o sulla sua targhetta segnaletica. Qualora la natura del prodotto non lo consenta, la marcatura deve essere apposta sull’imballaggio e/o sui documenti di accompagnamento.
Che cos’è la dichiarazione di conformità del fabbricante?
La dichiarazione UE di conformità è un documento nel quale il fabbricante, o il suo rappresentante autorizzato nello Spazio Economico Europeo (SEE), attesta che il prodotto soddisfa tutti i requisiti prescritti dalla normativa di armonizzazione dell’Unione applicabile al prodotto specifico. La dichiarazione deve contenere il nome e l’indirizzo del fabbricante, oltre alle informazioni sul prodotto, come la marca e il numero di serie. Deve essere firmata da un dipendente del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato, con l’indicazione della relativa funzione. Anche quando è intervenuto un organismo notificato, il fabbricante è tenuto a redigere e firmare la dichiarazione UE di conformità.
Non perdetevi la seconda parte di questo articolo, dove risponderemo ad altre sei domande frequenti sulla Marcatura CE.
Vuoi cambiare il motore? Ecco come muoverti nella “giungla” della burocrazia
/in News /da enaveIntroduzione
Sicuramente non sono pratiche che gli armatori devono affrontare quotidianamente, ma è davvero importante essere al corrente di cosa si possa o non si possa fare e di quale sia l’iter corretto da seguire nel caso di sostituzione del motore principale di propulsione di un’imbarcazione.
Spesso la normativa vigente viene mal interpretata, ed è quindi opportuno affidarsi ad un Organismo Notificato per risolvere ogni dubbio.
Noi lo abbiamo fatto, e abbiamo chiesto all’Ing. Navale Giuseppe Macolino, socio fondatore di ENAVE Ente Navale Europeo (azienda che offre servizi di valutazione per certificati di sicurezza e marcature CE nell’ambito della nautica da diporto) di risolvere tutti i nostri dubbi.
Distinguiamo quindi subito i due casi che possono presentare:
- Imbarcazione marcata CE
- Imbarcazione NON marcata CE
Imbarcazione marcata CE
Per quello che riguarda le imbarcazioni marcate CE va subito detto che hanno meno “libertà” d’azione rispetto alle NON marcate CE. Vale a dire che la sostituzione del motore di propulsione può essere effettuata solo entro i limiti di potenza massima e peso stabiliti dal fabbricante (della barca) e riportati, unitamente al tipo di motore utilizzabile (entrobordo, entrofuoribordo, fuoribordo, a scoppio o diesel) nella “Dichiarazione di Conformità CE”.
L’imbarco di un motore di potenza e peso superiori (anche solo di 1 HP) a quelli prestabiliti dal fabbricante, o di diversa tipologia (qualora non prevista dal fabbricante) comportano una rimarcatura CE dell’unità, a carico del proprietario della barca stessa. È necessario quindi, a meno che non si vogliano sostenere i costi onerosi per una nuova marcatura o subire sanzioni salatissime, riferirsi a questi parametri tecnici validi sia per i natanti (unità sotto i 10m di lunghezza non iscritti al RID) sia per le imbarcazioni, cioè le unità iscritte.
NATANTI
In questo caso, la sostituzione del motore principale, non deve seguire alcuna procedura tecnica e amministrativa. Possiamo solo consigliare, nel caso che il motore non venga sostituito dallo stesso costruttore della barca, di richiedere ad un Organismo Notificato la verifica della “corretta” nuova installazione, per evitare qualsiasi errore.
IMBARCAZIONI
L’iter per la sostituzione del motore principale, prevede questi passaggi:
- Presentare all’Ufficio d’iscrizione (RID) la richiesta del “nulla osta” allo sbarco/imbarco motore.
- A nulla osta ottenuto, si dovrà incaricare un Organismo Notificato o Affidato per l’esecuzione degli accertamenti tecnici ai fini della “convalida” del certificato di sicurezza.
- Infine, bisogna presentare all’Ufficio d’iscrizione l’istanza (generalmente è contestuale alla richiesta del nulla osta allo sbarco/imbarco) per il rilascio della nuova licenza di navigazione (e convalida del certificato di sicurezza), con allegati l’attestazione d’idoneità rilasciata dall’Organismo Notificato o Affidato e la “dichiarazione di potenza” rilasciata dal costruttore del nuovo motore.
Imbarcazione NON marcata CE
Per quello che concerne le imbarcazioni NON marcate CE come pocanzi accennato, esse godono di vincoli tecnici meno rigidi in caso di sostituzione del motore.
Riportiamo uno stralcio della Circolare n. 0730401 Prot. 19256 del 15/11/2013 emessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui si deve fare riferimento:
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Unità ante direttiva 94/25/CE iscritte ai RID
Le imbarcazioni interessate da una rimotorizzazione che non comporti l’aumento del quindici per cento massimo della potenza del motore tale da essere considerata modifica non rilevante, può essere sottoposta a visita di convalida del certificato di sicurezza sempreché i requisiti essenziali di omologazione. L’Organismo Notificato verifica, sotto la propria responsabilità, che la verifica del motore non abbia comportato variazioni sostanziali alla galleggiabilità, nonché al massimo carico trasportabile, in persone e bagagli, o alla manovrabilità e non siano state apportate modifiche alla struttura dell’imbarcazione, sia per motore entrobordo che fuoribordo, tali da inficiare la sicurezza. Nel caso contrario, l’unità deve essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura secondo i dettami dell’art.9 del citato Decreto Legislativo 171/05 (procedura di valutazione successiva alla costruzione);
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Unità ante direttiva 94/25/CE (natanti ed imbarcazioni)
Per le unità interessate da una rimotorizzazione che comporti l’aumento oltre il quindici per cento massimo della potenza del motore, si ritiene che tale modifica abbia conseguenze dirette sui requisiti essenziali di sicurezza, con particolare riferimento alla struttura ed alla stabilità e manovrabilità e che, pertanto, l’unità debba essere considerata alla stregua di nuova costruzione. Essa dovrà conseguentemente essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura CE, secondo i dettami dell’art 9 del citato Decreto Legislativo (procedura di valutazione successiva alla costruzione).
Conclusione
Le imbarcazioni non marcate CE, in sintesi, possono procedere allo sbarco/imbarco motore, con aumento della potenza motrice che non comporti un aumento maggiore del 15% massimo della potenza del motore riportata nei dati di omologazione, in forza della Dichiarazione d’ idoneità rilasciata, previo accertamento tecnico, da un Organismo Notificato. Va subito detto, però, che la Dichiarazione d’ idoneità non si ottiene in “automatico” e l’Organismo Notificato o Affidato può ovviamente anche negarla in caso di accertata non conformità della barca, nella sua nuova “configurazione”, a requisiti di sicurezza.
Sarebbe quindi opportuno far valutare, in via preliminare e prima di procedere al nuovo acquisto, se la sostituzione del motore di bordo rispetta i parametri stabiliti dall’Ente tecnico.
Per il resto, valgono le procedure amministrative esposte per le imbarcazioni marcate CE: nulla osta sbarco/imbarco motore; istanza per il rilascio di una nuova licenza di navigazione e di convalida (o rilascio) del certificato di sicurezza, con allegata l’attestazione d’ idoneità dell’ Organismo Notificato e la dichiarazione di potenza del costruttore del motore.
Buon compleanno ENAVE Ente Navale Europeo
/in News /da enaveCinque Anni di Successi
La Nostra Avventura con ENAVE
ENAVE – Ente Navale Europeo compie gli anni!
Correva l’anno 2012, ed era proprio il 24 maggio, quando il nome della nostra azienda veniva pubblicato per la prima volta sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Quel giorno, l’autorizzazione da parte del Ministero dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico a operare come Organismo Notificato ci ha riempiti di orgoglio e felicità, segnando l’inizio della nostra avventura. Siamo partiti con pochi operatori, ma con tanta voglia di fare e di innovare.
Il nostro obiettivo era chiaro: creare una società giovane e dinamica per operare nel settore della nautica da diporto con integrità professionale, competenza tecnica e indipendenza.
Il Nostro Percorso
Oggi, ENAVE Ente Navale Europeo festeggia cinque anni di attività. In questo tempo, siamo diventati una realtà conosciuta e consolidata nel settore, grazie all’energia e al lavoro di squadra che abbiamo investito.
Siamo orgogliosi di essere uno dei punti di riferimento della cultura nautica in Italia, contando su una rete di oltre 50 collaboratori, la maggior parte dei quali sono ingegneri navali.
In questi primi cinque anni, abbiamo emesso più di 1500 certificati di rinnovo per le annotazioni di sicurezza e oltre 120 certificazioni CE per nuove imbarcazioni. Molti cantieri navali ci hanno scelto e continuano a sceglierci per le certificazioni CE dei loro nuovi modelli.
Guardando al Futuro
Non ci consideriamo certo arrivati. Al contrario, continuiamo a impegnare con determinazione le nostre risorse per esplorare nuovi spazi nel mercato della nautica. La nostra più grande motivazione è la consapevolezza che ENAVE Ente Navale Europeo è una squadra dinamica composta da persone che hanno creduto e continuano a credere in questo progetto.
Oggi, spegnendo le candeline del nostro quinto anniversario, esprimiamo desideri per il futuro e ringraziamo tutto il nostro personale, i collaboratori e i partner. Speriamo di continuare a navigare insieme ancora per tante miglia.
Ing. Francesco Prinzivalli
Ing. Giuseppe Macolino
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Grande partecipazione al seminario romano sulle procedure e normative per la marcatura CE e sulle stime e perizie delle unità da diporto
/in News /da enaveMercoledì 30 novembre in collaborazione con la Commissione di Ingegneria della Navigazione istituita presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ENAVE ha tenuto un seminario per illustrare il contributo dell’Ingegnere nella progettazione delle unità da diporto e nell’applicazione delle relative norme per la marcatura CE.
La sala, gremita di professionisti, ha mostrato molto interesse per gli argomenti trattati che hanno spaziato dall’illustrazione dell’apparato normativo comunitario e internazionale attuale, alle procedure per l’ottenimento della marcatura CE delle unità da diporto, sino all’esemplificazione di casi pratici di stime e perizie su imbarcazioni, necessarie nelle transazioni di compravendita o nella formazione del fascicolo tecnico, o nei casi di “evento straordinario”.
La presenza di circa 10.000 unità da diporto diffuse lungo la costa della provincia di Roma, che necessitano di interventi con alti livelli di qualità richiesti dalla Direttiva Europea 2013/53/UE, in vigore dal prossimo 17 gennaio, determina la necessità, per gli ingegneri della provincia laziale, di essere adeguatamente informarti per sostenere agli armatori nelle varie fasi di manutenzione straordinaria, riparazioni o modifiche sostanziali eseguite presso i cantieri navali.
Il mondo della nautica può rappresentare un ambiente lavorativo ricco di possibilità, in quanto disciplina trasversale, permette, infatti, di utilizzare competenze ingegneristiche generali quali: analisi strutturali o controlli non distruttivi. Senza dimenticare che la professionalità dell’ ingegnere può essere spesa, nell’ambito del diporto, anche per temi che riguardano la tutela ambientale, la sicurezza sul lavoro, la portualità e la ricettività turistica.
L’ordine degli ingegneri della Provincia di Roma ha quindi riconosciuto in ENAVE un eccellente partner tecnico, in grado, vista l’esperienza pluriennale, di illustrare tutti i temi trattati e di risolvere gli eventuali dubbi connessi alla materia.
A conferma dell’ottimo rapporto instaurato stiamo finalizzando una convenzione che permetterà a tutti gli iscritti all’ordine di poter usufruire di una scotistica sui servizi offerti dall’ente notificato ferrarese e di riceve gratuitamente un servizio telefonico di informazione, studiato ad hoc, per la rispondenza della loro imbarcazione, agli adempimenti di legge in relazione alla sicurezza in mare ed alle relative certificazioni necessarie.
Indubbia quindi la forte partecipazione scaturita dall’incontro che ha suscitato innumerevoli domande e richieste da parte della platea ai relatori e manifestazioni di stima soprattutto da parte del gruppo di vela degli ingegneri presenti, per il contributo che questa tipologia di seminari offrono in merito alle specifiche sulla sicurezza della navigazione, anche grazie alle nuove procedure elaborate da ENAVE per il “controllo di sicurezza per navigazioni impegnative o nelle regate d’altura”.
Al seminario sono intervenuti:
Ing. Carla Cappiello -Presidente Ordine degli Ingegneri Provincia di Roma
Ing. Sergio Serafini -Presidente Commissione Ingegneria della Navigazione
Ing. Giuseppe Macolino-Ingegnere Navale –ENAVE
Ing.Francesco Prinzivalli-Ingegnere Navale-ENAVE.
Ing. Andrea Giorgi – Ingegnere Responsabile Tecnico Soc. NATUNA SpA
Ing.Alessandro Suardi – Ingegnere Navale-ENAVE
Ing. Andrea Bruno – Ingegnere Civile
Ing.Michele Viliani – Ingegnere Elettrotecnico
Un bella avventura: essere sponsor tecnico di Michele Zambelli e della sua Illumia 12 per la Rolex Middle Sea Race.
/in News /da enaveCon pochi giorni a disposizione è stato entusiasmante dedicare anima e corpo alla certificazione del Class 9.50 Illumia 12.
Il “Tenace” barca disegnata da Sam Manuard, così ben realizzata da Alessandro Bruno necessitava di “certificare” le sue qualità per partecipare alle regate d’altura più impegnative.
In questo caso, insieme allo skipper Michele Zambelli e alla proprietà, abbiamo deciso di certificare Illumia12 con un procedimento di Post Costruzione: marcatura CE di un’unità già entrata in servizio. Con questo modulo di valutazione si possono verificare le rispondenze ai requisiti essenziali di sicurezza delle unità della normativa comunitaria; abbiamo così acquisito tutta la documentazione disponibile e abbiamo condotto gli accertamenti necessari, decidendo inoltre, di contribuire al progetto sostenendo Illumia12 con la nostra sponsorizzazione tecnica.
Ora Illumia 12 è libera di solcare i mari e per il suo battesimo ha deciso di raggiungere Malta per partecipare alla storica Rolex Middle Sea Race. La regata, nata negli anni sessanta come una sfida tra alcuni soci del Royal Malta Yacht Club, viene considerata una delle più belle ed impegnative gare d’altura nel Mediterraneo al pari del Fastnet e dalla Sidney to Hobart.
La Rolex Middle Sea Race da sempre annovera tra i suoi partecipanti i nomi più altisonanti della vela mondiale: da Eric Tabarly a Sir Francis Chichester, dall’ Amm. Straulino a Cino Ricci a fino a Raul Gardini, che lasciando il loro nome nell’Albo d’Oro del Royal Malta Yacht Club hanno fatto di questa manifestazione una vera e propria leggenda.
Michele Zambelli e Luca Tosi, suo partener in questa esperienza, aspetteranno il consueto colpo di cannone, che segnalerà l’inizio della regata, sabato 22 ottobre alle ore 11.00.
Il percorso della Rolex Middle Sea Race prevede la circumnavigazione in senso anti-orario della Sicilia lasciando le Isole Eolie, le Egadi, Pantelleria e Lampedusa a sinistra con arrivo a Marsamxett Harbour per un totale di 607 miglia. Ad oggi la regata conta già oltre 100 imbarcazioni iscritte.
“Sono alla mia prima partecipazione – dichiara Zambelli – e il mio obiettivo sarà un buon piazzamento in classifica, ma prima ancora voglio testare la barca.”
Illumia 12 ha infatti trascorso un intenso periodo in cantiere a Rimini dove lo skipper ha ottimizzato la barca in vista dell’appuntamento di Maggio 2017 alla Ostar.
A bordo di Illumia 12 per questa Rolex Middle Sea Race 2016 si riforma la coppia Zambelli -Tosi, già testata a La Cinquecento per Due.
“Con Luca non c’è solo amicizia – conclude Zambelli – ma anche grande stima professionale, quindi era naturale essere nuovamente insieme per questa regata.”
“La stima e l’amicizia sono reciproche – commenta Luca Tosi – ma devo anche dire che questo 9.50 è la barca più bella sulla quale io abbia mai regatato. Scendo ora dal Moro di Venezia, un’esperienza incredibile nel passato ed ho nel mio bagaglio due anni di “futuro” a bordo di Maserati. Ma ora questo presente con Illumia 12 mi affascina. Faremo sicuramente una bella regata, impegnandoci al massimo con il sorriso sulle labbra, che è la nota distintiva a bordo di Illumia”.
Ed anche noi saremo “col cuore” con loro a lottare per la vittoria. Buon vento ragazzi!