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Estensione dell'Accettazione della Marcatura CE nel Regno Unito

Estensione dell’Accettazione della Marcatura CE nel Regno Unito

L’entrata in vigore della Brexit ha comportato una serie di cambiamenti significativi nelle normative commerciali tra il Regno Unito e l’Unione Europea. Uno degli aspetti chiave è stato il passaggio da un sistema basato sulla marcatura CE a uno in cui il Regno Unito stabilisce le proprie direttive e standard. Tuttavia, in un’azione che può essere vista come un tentativo di mantenere una certa armonia normativa, il Regno Unito ha esteso l’accettazione della marcatura CE anche per le unità da diporto e i loro componenti.

La Marcatura CE: Una Breve Panoramica

La marcatura CE è da lungo tempo un marchio riconosciuto in Europa, indicante che un prodotto è conforme alle normative dell’Unione Europea per la sicurezza, la salute e l’ambiente. Si tratta di un marchio che assicura ai consumatori e agli utenti finali che il prodotto soddisfa gli standard di qualità stabiliti. Prima della Brexit, la marcatura CE era accettata sia nel Regno Unito che nei paesi dell’UE.

Cambiamenti a Seguito della Brexit

Con la Brexit, molte questioni normative sono state riesaminate. Questo ha comportato la creazione di un nuovo schema di marcatura, la marcatura UKCA (UK Conformity Assessed), specificamente per il mercato britannico. I prodotti destinati al mercato del Regno Unito devono ora portare il marchio UKCA per dimostrare la loro conformità alle normative locali.

Estensione dell’Accettazione della Marcatura CE

Nonostante il passaggio al sistema UKCA, il Regno Unito ha deciso di estendere l’accettazione della marcatura CE prima fino a Dicembre 2024, ora senza un limite definito, anche per le unità da diporto e i loro componenti. Questa mossa ha lo scopo di agevolare la transizione e fornire più tempo sia ai produttori britannici che a quelli dell’UE per adeguarsi ai nuovi requisiti normativi. Ciò significa che le imbarcazioni da diporto e i loro componenti che portano la marcatura CE possono ancora essere commercializzati e utilizzati nel Regno Unito.

Vantaggi dell’Estensione

Questa estensione dell’accettazione della marcatura CE offre diversi vantaggi per l’industria delle imbarcazioni da diporto e i loro componenti:

  1. Continuità Commerciale: Gli operatori del settore possono continuare a commercializzare i loro prodotti nel Regno Unito senza interruzioni significative, mentre si adattano gradualmente alle nuove normative.
  2. Riduzione della Complessità: L’estensione consente ai produttori di evitare l’onere di aderire immediatamente al nuovo schema di marcatura UKCA, semplificando il processo di adeguamento.
  3. Tempo per Adeguarsi: I produttori hanno più tempo per comprendere i nuovi requisiti normativi e per apportare le modifiche necessarie ai loro processi produttivi.

Conclusioni

L’estensione dell’accettazione della marcatura CE nel Regno Unito per le unità da diporto e i loro componenti rappresenta un passo verso una transizione più fluida e progressiva verso le nuove normative post-Brexit. Questa decisione offre un certo grado di flessibilità e sostegno all’industria delle imbarcazioni da diporto, consentendo agli attori del settore di adattarsi gradualmente alle nuove realtà normative. Tuttavia, è importante che i produttori rimangano consapevoli dei cambiamenti in corso e inizino a considerare l’adozione del marchio UKCA per garantire la conformità alle future esigenze normative del mercato britannico.

 

Qui il comunicato stampa del Governo del Regno Unito.

Il refit nautico – tra progettazione e norme

Il 20 Settembre 2019, all’interno del 59° Salone Nautico di Genova, ENAVE in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Genova ha tenuto un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si nascondono dietro al refit o alla riparazione di una unità da diporto.

Il refitting di un’imbarcazione comprende una serie di attività come ad esempio l’aggiunta o sostituzione di un elemento, la personalizzazione per apportare delle migliorie tese a soddisfare i bisogni dell’armatore, il ripristino di parti logore o mal conservate, l’introduzione di elementi più tecnologici per migliorare la navigazione, le prestazioni, i consumi.

Il refit nautico è un settore in crescita con un fatturato di circa 240 milioni di euro (fonte Ucina). Questo segmento di mercato della nautica, che si è ormai consolidato come una realtà emergente in continuo sviluppo, impone sicuramente alcune riflessioni in merito.

Il quadro normativo è in continuo aggiornamento ed è importante fornire degli strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni in modo da poter coniugare i desideri dell’armatore con le esigenze tecniche e legislative.

Nel corso del seminario, il mondo del refit è stato analizzato sulla base del rapporto tra cantiere/progettista ed ente tecnico, allo scopo di proporre un educational rivolto agli operatori del settore, utile a comprendere le procedure da seguire e la loro importanza.

Un primo panel di esperti, di cui facevano parte l’Ing. Damiano Lancia, l’ing. Giovanni Ceccarelli e l’Ing. Stefano Signori, si è concentrato sugli aspetti progettuali dalla parte del cantiere, sulle richieste dell’armatore e sulle procedure da attuare in collaborazione con l’ente tecnico. Soddisfare le richieste del cliente è alla base del cantiere, che però deve tenere conto delle norme attualmente in vigore. Spesso infatti, un lavoro di modifica in una imbarcazione può sfociare in qualcosa di più grande. Un intervento, che può sembrare fine a sé stesso, va valutato in termini di permanenza dei Requisiti Essenziali. Requisiti imposti dalla Direttiva 2013/53 UE che stabilisce la progettazione e la fabbricazione di unità da diporto e componenti, e le norme sulla loro libera circolazione nell’Unione Europea.  Qualora sussistano dubbi sulla permanenza, anche di uno solo dei Requisiti Essenziali, è necessario provvedere a verificarli tutti. Questo spesso comporta, in aggiunta alla modifica “iniziale”, anche la sostituzione o ammodernamento di alcuni impianti come quello combustibile o quello delle acque nere, ma non solo; avendo apportato delle modifiche ai requisiti essenziali andranno sicuramente aggiornati Manuale del Proprietario e calcoli di satbilità.

Un secondo panel, che includeva i tecnici ENAVE, l’Ing. Alessandro Suardi e l’Ing. Giulia Cresci, si è focalizzato sulla parte normativa. Un refit o una riparazione può assumere forme diverse a seconda dell’entità della modifica. Il quadro normativo parla chiaro: se si apportano innovazioni o mutamenti rilevanti per i quali vengano meno i requisiti essenziali imposti dalla Direttiva attualmente in vigore è necessaria una APC-Post construction Assessment; se si apportano modifiche alle caratteristiche tecniche non essenziali in base alle quali è stato rilasciato il certificato di sicurezza, è necessaria la convalida dello stesso (valido solo su unità iscritte al RID). La valutazione Post Costruzione è, formalmente, molto simile alla certificazione di una nuova imbarcazione, poichè dal momento che ad essa vengono apportate delle modifiche rilevanti, è considerata una nuova unità. La convalida invece si esegue nel caso in cui all’unita’ siano state apportate innovazioni o abbia subito mutamenti alle caratteristiche tecniche di costruzione non essenziali, effettuando un’ispezione completa a bordo e verificando la permanenza dei requisiti di sicurezza.

C’è da dire che rispetto agli anni precedenti si stanno affacciando sulla scena nuove realtà cantieristiche: si tratta di cantieri, che a causa della forte competizione nel mercato delle nuove costruzioni, scelgono di dedicarsi al Refit, per questo è importante formare ed informare gli esperti del settore. In generale è abbastanza un’opinione comune che questo mercato, seppur sempre più selettivo e qualitativo, continuerà a dare buone soddisfazioni agli operatori.

 

Sono intervenuti:

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – Socio fondatore ENAVE

Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine

Ing. Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design

Ing. Giulia Cresci – Ingegnere Nautico – Ufficio struttura valutazione ENAVE

Ing. Stefano Signori – Ingegnere Navale – Studio Mare Nostrum

Ing. Alessandro Suardi Ingegnere Navale – Capo ufficio struttura valutazione ENAVE

 

 

SEMINARIO TECNICO 3 CFP: Il refit nautico – tra progettazione e norme

 

 

L’ Ordine degli Ingegneri di Genova insieme ad ENAVE – Ente Navale Europeo S.r.l propone, un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si celano dietro al refit o alla riparazione di una unità da diporto.

Questo seminario vuole fornire degli strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni e che devono poter coniugare i desideri della proprietà con le esigenze tecniche e normative. Alcune recenti novità nel quadro normativo nazionale e i continui aggiornamenti di quello comunitario impongono alcune riflessioni in merito.

Un refit o una riparazione, alla luce delle nuove norme, può assumere amministrativamente forme diverse dipendenti sia dall’estensione dei lavori che dal modello di unità che dall’età dell’unità stessa. In questa occasione può essere inoltre utile rivedere o aggiornare le sistemazioni impiantistiche della imbarcazione da diporto e per elevare gli standard di sicurezza in mare.

Durante il seminario verranno affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale e saranno illustrate le procedure che i tecnici rispettano durante i controlli a bordo anche tramite la presentazione di case history da parte degli operatori del settore.

 

 

Programma

 

14.15 – 14.30

Registrazione dei partecipanti

14.30 – 14.40

Introduzione ai lavori e saluti iniziali

Ing. Maurizio Michelini  – Presidente Ordine Ingegneri Genova – Moderatore

Ing. Giuseppe Macolino – Amministratore di ENAVE

14.40 – 15.15

Un caso di Refit – Lupa of the Sea

Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine  

15.15 – 15.50

Il Refit secondo l’Amministrazioni di Bandiera

Ing. Giovanni Ceccarelli –  Ingegnere  – Ceccarelli Yacht Design

15.50 – 16.25

La visita Occasionale per Convalida della Annotazioni di Sicurezza: aspetti salienti

Ing. Giulia Cresci  –  Ingegnere Nautico- Tecnico Operativo ENAVE –Motoryacht expert

 

16.25 – 16.45 Pausa

 

 16.45 – 17.25

Un case study: la riparazione di un Motoryacht a seguito di incaglio grave

Ing. Stefano Signori  – Studio Mare Nostrum

17.25 – 18.00

La Marcatura CE Post Costruzione: gli aspetti durante un Refit

Ing. Alessandro Suardi. –  Ingegnere Navale- Coord. Tecnico Tecnici Operativi e Sviluppo ENAVE

 

18.00 – 18.15 Conclusioni e dibattito

 

 

CREDITI FORMATIVI

Il riconoscimento di 3 CFP al presente seminario è stato autorizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione.

ISCRIZIONE AL SEMINARIO e QUOTA D’ISCRIZIONE

Il seminario è gratuito e aperto a tutti gli Ingegneri e agli Architetti iscritti ai rispettivi ordini professionali. L’iscrizione dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma dedicata dell’Ordine degli Ingegneri di Genova: CLICCANDO QUI. Il numero massimo di partecipanti è di 80. Per accedere all’interno del Salone Nautico di Genova sarà sufficiente presentarsi al desk con la mail di conferma della partecipazione al seminario.

ASSENZE

Al fine del rilascio dei crediti non sono consentite assenze neppure parziali, e non sono previsti rimborsi in caso di mancato rilascio dei crediti.

 

scarica la locandina dell’evento

 

 

SEMINARIO DI FORMAZIONE 3 CFP: la barca tra le norme – visite a bordo delle unità da diporto

L’ Ordine degli Ingegneri di Genova insieme ad ENAVE – Ente Navale Europeo S.r.l propone, un seminario tecnico per illustrare la nuova concezione di visita tecnica sulle imbarcazioni da diporto.

Questo seminario è il primo appuntamento tecnico dopo l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Nautica da Diporto e la piena applicazione della direttiva 2013/53/UE alle imbarcazioni da diporto.

La visita di rinnovo del certificato di sicurezza, alla luce delle nuove norme, non deve essere solo un controllo, ma una occasione di confronto tra il diportista e il tecnico dell’Organismo Notificato. Tale occasione sarà infatti utile per rivedere insieme  la struttura e le sistemazioni impiantistiche della imbarcazione da diporto e per rendere consapevole lo stesso diportista sugli aspetti della sicurezza in mare.

Durante il seminario verranno affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale e saranno illustrate le procedure che i tecnici devono rispettano durante i controlli a bordo anche tramite la presentazione di case history da parte degli operatori del settore.

 

 

Programma

14.15 – 14.30

Registrazione dei partecipanti

14.30 – 14.40

Introduzione ai lavori e saluti iniziali

Ing. Maurizio Michelini  Presidente Ordine Ingegneri Genova

Moderatore

Ing. Giuseppe Macolino Amministratore di ENAVE

 

14.40 – 15.15

La conduzione della visita di rinnovo del certificato di sicurezza

Ing.Giovanni D’Aloia Ingegnere Navale – Tecnico Operativo ENAVE

15.15 – 15.50

La visita ispettiva per l’iscrizione alle Amministrazioni di Bandiera

Ing. Andrea Pippa –  Ingegnere Navale – Tecnico Operativo ENAVE

15.50 – 16.25

La visita per le certificazioni volontarie finalizzate ai test di laboratorio

Ing. Luca Frausini  Enave Linset

 

16.25 – 16.45 Pausa

 

 16.45 – 17.25

Aspetti legali delle visite a bordo delle imbarcazioni

Avv. Roberta CaragnanoStudio Legale Caragnano

 17.25 – 18.00

Visite di sicurezza “non sono tutte uguali” case history

Ing. Alessandro Suardi. –  Ingegnere Navale – Capo struttura di valutazione ENAVE

 

18.00 – 18.15 Conclusioni

 

 

CREDITI FORMATIVI

Il riconoscimento di 3 CFP al presente seminario è stato autorizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione.

ISCRIZIONE AL SEMINARIO e QUOTA D’ISCRIZIONE

Il seminario è gratuito e aperto a tutti gli Ingegneri e agli Architetti iscritti ai rispettivi ordini professionali. L’iscrizione dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma dedicata dell’Ordine degli Ingegneri di Genova: CLICCANDO QUI. Il numero massimo di partecipanti è di 40. Per accedere all’interno del Salone Nautico di Genova sarà sufficiente presentarsi al desk accrediti con la mail di conferma della partecipazione al seminario.

ASSENZE

Al fine del rilascio dei crediti non sono consentite assenze neppure parziali, e non sono previsti rimborsi in caso di mancato rilascio dei crediti.

 

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ENAVE e CANTIERE DEL PARDO UNA STORIA LUNGA 10 BARCHE

Da qualche anno abbiamo iniziato una stretta collaborazione con il Cantiere del Pardo, storico cantiere italiano che ha dato vita, con oltre quaranta anni di storia, ad un importante capitolo della nautica moderna, producendo barche da regata di serie, con elevati standard qualitativi abbinati a un design elegante e innovativo.

L’intesa con il Cantiere è stata immediata, sia perché ENAVE promuove e sostiene il made in Italy di qualità, sia perché le aziende che negli anni hanno saputo integrare tecnologia, innovazione, passione e design rispettano la filosofia della nostra azienda.

In pochi anni quindi abbiamo seguito per loro la marcatura CE di 10 nuovi modelli, 3 dei quali sono in fase di lavorazione e verranno presentati nei prossimi mesi.

Il progetto è iniziato sulle barche a vela Grand Soleil, per le quali abbiamo curato sia alcuni modelli appartenenti alla linea Long Cruise sia alcuni modelli appartenenti alla linea Performance.

Nel corso del tempo, il buon rapporto professionale instauratosi e le nostre competenze tecniche hanno fatto si che ci fossero affidati anche modelli di barche a motore.

Ogni singola marcatura CE è stata analizzata nei minimi dettagli dai nostri ingegneri navali in staff con l’ufficio tecnico del cantiere, trasformando le problematiche che di volta in volta si incontravano in opportunità per sviluppare brillanti idee per poter mettere in acqua le imbarcazioni.

In tutti i casi analizzati sono state attuate soluzioni consone all’ottimizzazione delle caratteristiche della barca nel rispetto della normativa vigente.

Siamo davvero felici di questa collaborazione che ci permette di lavorare fianco a fianco ad uno dei più grandi cantieri italiani esprimendo a pieno la nostra professionalità.

In attesa del lancio dei nuovi modelli sul mercato ci auguriamo che la nostra storia possa durare per altre 10, 100, 1000 barche.

 

GALLERY: alcuni modelli del Cantiere del Pardo sui quali abbiamo lavorato

 

 

MARCATURA CE, questa sconosciuta – PARTE 1

Con l’ausilio della Guida Blu al CE 2016 della Commissione Europea, vogliamo riportare alcune delle domande più frequenti che vengono fatte in merito alla Marcatura CE, valide anche per le imbarcazioni da diporto.

Vista l’importanza dell’argomento e la diversa tipologia di dubbi e curiosità relative a questa specifica certificazione, abbiamo deciso di dividere questo articolo in due parti, ciascuna formata da 6 FAQ.

La seconda parte verrà pubblicata la settimana prossima.

 

Che cosa indica la marcatura CE su un prodotto?

Apponendo la marcatura CE su un prodotto il fabbricante dichiara, sotto la sua esclusiva responsabilità, che lo stesso è conforme ai requisiti essenziali della normativa di armonizzazione dell’Unione che ne prevede l’apposizione e che le relative procedure di valutazione della conformità sono state rispettate. I prodotti recanti il marchio CE s’intendono conformi alla normativa di armonizzazione dell’Unione applicabile e godono pertanto della libera circolazione nel mercato europeo.

 

Un prodotto recante la marcatura CE è sempre fabbricato nell’UE?

No. La marcatura CE indica solo che il prodotto è stato fabbricato nel rispetto di tutti i requisiti essenziali. La marcatura CE non è un marchio d’origine, poiché non indica che il prodotto è stato fabbricato nell’Unione europea. Di conseguenza un prodotto su cui è apposta la marcatura CE può essere stato fabbricato ovunque nel mondo.

 

Tutti i prodotti recanti la marcatura CE sono sottoposti a prove e approvati dalle autorità?

No. In realtà la valutazione della conformità dei prodotti alle prescrizioni legislative a essi applicabili è di esclusiva competenza del fabbricante, che provvede ad apporre la marcatura CE e a redigere la dichiarazione UE di conformità. Solo per i prodotti che si ritiene presentino un rischio elevato per l’interesse pubblico, quali recipienti a pressione, ascensori e alcune macchine utensili, è richiesta la valutazione della conformità da parte di un terzo, ossia un organismo notificato.

 

In quanto fabbricante, sono autorizzato ad apporre la marcatura CE sui miei prodotti?

Sì, spetta sempre al fabbricante o al suo rappresentante autorizzato apporre la marcatura CE, dopo aver eseguito la necessaria procedura di valutazione della conformità. In concreto, prima di apporre la marcatura CE su un prodotto e immetterlo sul mercato, occorre sottoporlo alla procedura di valutazione della conformità prevista da uno o più atti di armonizzazione dell’Unione applicabili, che stabiliscono se la valutazione della conformità può essere effettuata dal fabbricante stesso o se è richiesto l’intervento di un terzo (l’organismo notificato).

 

Dove si deve apporre la marcatura CE?

La marcatura deve essere apposta sul prodotto o sulla sua targhetta segnaletica. Qualora la natura del prodotto non lo consenta, la marcatura CE deve essere apposta sull’imballaggio e/o sui documenti di accompagnamento.

 

Che cos’è la dichiarazione di conformità del fabbricante?

La dichiarazione UE di conformità è un documento nel quale il fabbricante, o il suo rappresentante autorizzato nello Spazio economico europeo (SEE), attesta che il prodotto soddisfa tutti i requisiti prescritti dalla normativa di armoniz­zazione dell’Unione applicabile al prodotto specifico. La dichiarazione deve contenere il nome e l’indirizzo del fabbricante, oltre alle informazioni sul prodotto, come la marca e il numero di serie. La dichiarazione deve essere firmata da un dipendente del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato, con l’indicazione della relativa funzione.

Il fabbricante è tenuto a redigere e firmare la dichiarazione UE di conformità anche quando è intervenuto un organismo notificato.

 

SEMINARIO DI FORMAZIONE 4 CFP: la progettazione nautica e la marcatura ce per le unità da diporto

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pisa insieme ad ENAVE – Ente Navale Europeo S.r.l con il patrocinio di Navicelli S.p.A., propongono, il 14 dicembre 2017 presso l’auditorium della Navicelli S.p.A., un seminario tecnico per illustrare l’applicazione delle norme per la marcatura CE per la progettazione, realizzazione e trasformazione delle unità da diporto.

Verranno affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale. Saranno illustrate le procedure che il fabbricante deve rispettare con l’ausilio degli esperti degli Organismi Notificati per l’ottenimento della marcatura CE, necessaria per la commercializzazione delle unità da diporto. Stessa normativa che, comunque, si applica anche alle imbarcazioni esistenti e naviganti. Verranno, altresì, illustrate le procedure della formazione del fascicolo tecnico e della procedura di post costruzione.

Per entrambe saranno illustrati dei casi pratici da parte degli operatori del settore.

 

Programma

14,30 – 14,40

Registrazione dei partecipanti

14,40 – 14,50

Introduzione ai lavori e saluti iniziali

Ing. Chiara Fiore – Presidente Ordine Ingegneri Pisa

Lavori – Moderatore

Ing. Giovandomenico Caridi –Amministratore unico della S.p.A. Navicelli di Pisa

 14,50 – 15,20

Il Ruolo dell’Organismo Notificato

Ing. Giuseppe Macolino – Ingegnere Navale – ENAVE

 15,20 – 15,50

Il nuovo approccio alla progettazione

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – ENAVE

 15,50 – 16,20

Hidalgo: un refitting su misura

Ing. Marco Vitti –Ingegnere Navale – ENAVE

 16,20 – 16,50

La procedura di Post Construction

Ing. Alessandro Suardi – Ingegnere Navale – ENAVE

 16,50 – 17,10: Pausa

 17,10 – 17,40

Guida al Fascicolo tecnico

Ing. Paolo Arena – Ingegnere Navale – ENAVE

 17,40 – 18,10

Dall’idea alla realizzazione di una nave da diporto

Ing. Mauro D’Anna – Ingegnere Navale – Azimut-Benetti S.p.A.

18,10  – 18,40

Il laboratorio a fianco dell’ente notificato

Ing. Luca Frausini – Ingegnere Meccanico – Linset

18,40 – 19,10

La conduzione della visita di rinnovo del certificato di sicurezza

Ing.Giovanni D’Aloia –  Ingegnere Navale – ENAVE

19,10 – 19,30

Le risposte ai quesiti più comuni per navigare sicuri e nel rispetto della legge

Ing. Giuseppe Macolino – Ingegnere Navale  – ENAVE

19,30 – 19,45

Dibattito

 

CREDITI FORMATIVI

Il riconoscimento di 4 CFP al presente seminario è stato autorizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pisa, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione

ISCRIZIONE AL SEMINARIO e QUOTA D’ISCRIZIONE

Il seminario è aperto a tutti gli Ingegneri e agli Architetti iscritti ai rispettivi ordini professionali. L’iscrizione dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la nuova Piattaforma dedicata all’indirizzo http://formazione.ordineingegneripisa.it al costo di €25 , selezionando il titolo del seminario stesso.

Il numero massimo di partecipanti è di 60 ed il numero minimo sotto il quale il seminario non si terrà è di 30.

ASSENZE

Al fine del rilascio dei crediti non sono consentite assenze neppure parziali, e non sono previsti rimborsi in caso di mancato rilascio dei crediti.

scarica la locandina dell’evento

e con il patrocino di

 

Vuoi cambiare il motore? Ecco come muoverti nella “giungla” della burocrazia

Sicuramente non sono pratiche che gli armatori devono affrontare quotidianamente, ma è davvero importante essere al corrente di cosa si possa o non si possa fare e di quale sia l’iter corretto da seguire nel caso di sostituzione del motore principale di propulsione di un’imbarcazione.

Spesso la normativa vigente viene mal interpretata, ed è quindi opportuno affidarsi ad un Organismo Notificato per risolvere ogni dubbio.

Noi lo abbiamo fatto, e abbiamo chiesto all’Ing. Navale Giuseppe Macolino, socio fondatore di ENAVE Ente Navale Europeo (azienda che offre servizi di valutazione per certificati di sicurezza e marcature CE nell’ambito della nautica da diporto) di risolvere tutti i nostri dubbi.

Distinguiamo quindi subito i due casi che possono presentare:

  • Imbarcazione marcata CE
  • Imbarcazione NON marcata CE

Per quello che riguarda le imbarcazioni marcate CE va subito detto che hanno meno “libertà” d’ azione rispetto alle NON marcate CE. Vale a dire che la sostituzione del motore di propulsione può essere effettuata solo entro i limiti di potenza massima e peso stabiliti dal fabbricante (della barca) e riportati, unitamente al tipo di motore utilizzabile (entrobordo, entrofuoribordo, fuoribordo, a

scoppio o diesel) nella “Dichiarazione di Conformità CE”.

L’ imbarco di un motore di potenza e peso superiori (anche solo di 1 HP) a quelli prestabiliti dal fabbricante, o di diversa tipologia (qualora non prevista dal fabbricante) comportano una rimarcatura CE dell’unità, a carico del proprietario della barca stessa. È necessario quindi, a meno che non si vogliano sostenere i costi onerosi per una nuova marcatura, o subire sanzioni salatissime; riferirsi a questi parametri tecnici validi sia per i natanti (unità sotto i 10m di lunghezza non iscritti al RID) sia per le imbarcazioni, cioè le unità iscritte.

NATANTI

In questo caso, la sostituzione del motore principale, non deve seguire alcuna procedura tecnica e amministrativa. Possiamo solo consigliare, nel caso che il motore non venga sostituito dallo stesso costruttore della barca, di richiedere ad un Organismo Notificato la verifica della “corretta” nuova installazione, per evitare qualsiasi errore. In ogni caso, come già detto, questa verifica non è obbligatoria e non l’Ente tecnico “accetti” questo incarico.

IMBARCAZIONI

L’iter per la sostituzione del motore principale, prevede questi passaggi: per prima cosa è necessario presentare all’ Ufficio d’iscrizione (RID) la richiesta del “nulla osta” allo sbarco/imbarco motore. A nulla osta ottenuto, si dovrà incaricare un Organismo Notificato o Affidato per l’esecuzione degli accertamenti tecnici ai fini della “convalida” del certificato di sicurezza. Ultimo passo: presentare all’ Ufficio d’iscrizione l’istanza (generalmente è contestuale alla richiesta del nulla osta allo sbarco/imbarco) per il rilascio della nuova licenza di navigazione (e convalida del certificato di sicurezza), con allegati l’attestazione d’idoneità rilasciata dall’Organismo Notificato o Affidato e la “dichiarazione di potenza “rilasciata dal costruttore del nuovo motore.

Per quello che concerne le imbarcazioni NON marcate CE come pocanzi accennato, esse godono di vincoli tecnici meno rigidi in caso di sostituzione del motore.

Riportiamo uno stralcio della Circolare n. 0730401 Prot. 19256 del 15/11/2013 emessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui si deve fare riferimento:

 

  • Unità ante direttiva 94/25/CE iscritte ai RID – le imbarcazioni interessata da una rimotorizzazione che non comporti l’aumento del quindici per cento massimo della potenza del motore tale da essere considerata modifica non rilevante, può essere sottoposta a visita di convalida del certificato di sicurezza sempreché i requisiti essenziali di omologazione. L’Organismo Notificato verifica, sotto la propria responsabilità, che la verifica del motore non abbia comportato variazioni sostanziali alla galleggiabilità, nonché al massimo carico trasportabile, in persone e bagagli, o alla manovrabilità e non siano stare apportate modifiche alla struttura dell’imbarcazione, sia per motore entrobordo che fuoribordo, tali da inficiare la sicurezza. Nel caso contrario, l’unità deve essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura secondo i dettami dell’art.9 del citato Decreto Legislativo 171/05 (procedura di valutazione successiva alla costruzione);

 

  • Unità ante direttiva 94/25/CE (natanti ed imbarcazioni) – per le unità interessate da una rimotorizzazione che comporti l’aumento oltre il quindici per cento massimo della potenza del motore, si ritiene che tale modifica abbia conseguenza dirette sui requisiti essenziali di sicurezza, con particolare riferimento alla struttura ed alla stabilità e manovrabilità e che pertanto l’unità debba essere considerata alla stregua di nuova costruzione. Essa dovrà conseguentemente essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura CE, secondo i dettami dell’art 9 del citato Decreto Legislativo (procedura di valutazione successiva alla costruzione).

 

Le imbarcazioni non marcate CE, in sintesi, possono procedere allo sbarco/imbarco motore, con aumento della potenza motrice che non comporti un aumento maggiore del 15% massimo della potenza del motore riportata nei dati di omologazione, in forza della Dichiarazione d’ idoneità rilasciata, previo accertamento tecnico, da un Organismo Notificato. Va subito detto, però, che la Dichiarazione d’ idoneità non si ottiene in “automatico” e l’Organismo Notificato o Affidato può ovviamente anche negarla in caso di accertata non conformità della barca, nella sua nuova “configurazione”, a requisiti di sicurezza.

Sarebbe quindi opportuno far valutare, in via preliminare e prima di procedere al nuovo acquisto, se la sostituzione del motore di bordo rispetta i parametri stabiliti dall’Ente tecnico.

Per il resto, valgono le procedure amministrative esposte per le imbarcazioni marcate CE: nulla

osta sbarco/imbarco motore; istanza per il rilascio di una nuova licenza di navigazione e di convalida (o rilascio) del certificato di sicurezza, con allegata l’attestazione d’ idoneità

dell’ Organismo Notificato e la dichiarazione di potenza del costruttore del motore.

Buon compleanno ENAVE Ente Navale Europeo

Correva l’anno 2012, ed era proprio il 24 maggio, come oggi, quando il nome della nostra azienda è stato pubblicato per la prima volta sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Quel giorno, l’autorizzazione da parte del Ministero dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico a poter operare in qualità di Organismo Notificato, ci ha reso fieri e felici e ha dato il via alla nostra avventura: iniziata con solo pochi operatori e tanta voglia di fare.

Il nostro desiderio era quello di creare una società giovane e dinamica per operare nel settore della nautica da diporto con integrità professionale, competenza tecnica ed indipendenza.

Oggi, quindi, compiamo 5 anni di operatività.

Ed ora ENAVE Ente Navale Europeo è certamente una realtà conosciuta e consolidata, grazie alle energie investite in questi anni e grazie al forte lavoro di squadra.

Come desideravamo, stiamo diventando uno dei punti di riferimento della cultura nautica in Italia e possiamo contare su una rete di oltre 50 collaboratori, la maggior parte dei quali ingegneri navali.

In questi primi 5 anni abbiamo emesso più di 1500 certificati di rinnovo per le annotazioni di sicurezza e più di 120 certificazioni CE relative a nuove imbarcazioni. Molte realtà cantieristiche, ci hanno scelto e continuano a sceglierci per le certificazioni CE dei loro nuovi modelli.

Non possiamo certo dire di essere arrivati. Al contrario, continuiamo ad impegnare con determinazione le nostre risorse per trovare nuovi spazi nel mercato della nautica. La nostra più grande motivazione è data dalla consapevolezza che ENAVE Ente Navale Europeo è una squadra dinamica composta da persone che hanno creduto e continuano a credere in questa realtà.

Spegnendo le candeline quindi, oggi, oltre ai desideri per il futuro, vogliamo ringraziamo tutto il personale, i collaboratori ed i nostri partner, augurandoci di continuare a navigare insieme ancora per tante miglia.

Ing. Francesco Prinzivalli                                                                                   Ing. Giuseppe Macolino

SEMINARIO DI FORMAZIONE 3 CFP: la progettazione nautica e la marcatura ce per le unità da diporto

 

 

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano in collaborazione con ENAVE – Ente Navale Europeo con il patrocinio di ATENA – Associazione di Tecnica Navale e ASPRONADI – Associazione Progettisti Nautica da Diporto, propone un seminario tecnico per illustrare l’applicazione delle norme della marcatura CE per la progettazione, realizzazione e trasformazione delle unità da diporto.

Verranno affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale. Saranno illustrate le procedure che il fabbricante deve rispettare con l’ausilio degli esperti degli Organismi Notificati per l’ottenimento della marcatura CE, necessaria per la commercializzazione delle unità da diporto. Verranno, altresì, illustrate le procedure della formazione del fascicolo tecnico e della post costruzione. Per entrambi gli argomenti saranno illustrati alcuni casi pratici da parte di operatori del settore.

PROGRAMMA

Ore da 14,30 a 14,40

Registrazione dei partecipanti

Ore da 14,40 a 14,50

Introduzione ai lavori e saluti iniziali

Dott. Bruno Della Loggia – Presidente ATENA Lombardia

Ing. Giovanni Ceccarelli – Presidente ASPRONADI

Lavori – Moderatore  

Dott. Bruno Della Loggia. – Presidente ATENA Lombardia

Ore da 14,50 a 15,10

Il Ruolo dell’Organismo Notificato

Ing. Giuseppe Macolino- Ingegnere Navale – ENAVE

Ore da 15,10 a 15,40

Un esempio di progettazione tra le norme

Ing. Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design

Ore da 15,40 a 16,10

Il calcolo delle strutture a cavallo delle norme

Ing. Davide Tagliapietra – Ingegnere STYacht

Ore da 16,10 a 16,30

Guida al Fascicolo tecnico

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – ENAVE.

Ore da 16,30 a 17,00

La marcatura dei R.I.B. ed il Fascicolo Tecnico

Maurizio e Alessio Casati – Yachting Design

Ore da 17,00 a 17,20 – Coffee Break

Ore da 17,20 a 17,50

La procedura di post costruzione

Ing. Alessandro Suardi – Ingegnere Navale – ENAVE

Ore da 17,50 a 18,20

Un modo innovativo di immettere un’imbarcazione a vela sul mercato

Paolo Portinari – Rossoragno e H3o Yacth Design

Ore da 18,20 a 18,50

La conduzione della visita di rinnovo del certificato di sicurezza

Ing. Valeria Ribaldi – Ingegnere Navale – ENAVE

Ore da 18,50 a 19,10

Le risposte ai quesiti più comuni per navigare sicuri e nel rispetto della legge

Ing. Giuseppe Macolino – Ingegnere Navale – ENAVE

Ore da 19,10 a 19,20

Dibattito

Intervento dello sponsor:

Ore da 19,20 a 19,30

Illustrazione dei Servizi ENAVE

 

CREDITI FORMATIVI

Il riconoscimento di 3 CFP al presente seminario è stato autorizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Milano, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione

ISCRIZIONE AL SEMINARIO

Il seminario è aperto a tutti gli Ingegneri e agli Architetti iscritti ai rispettivi ordini professionali. La partecipazione potrà avvenire previa iscizione inviando la domanda di adesione all’indirizzo formazione@enave.it sino ad esaurimento posti.

scarica la domanda di adesione

QUOTA D’ISCRIZIONE

Il pagamento per la quota di iscrizione al seminario di € 25 (esente IVA) dovrà essere effettuato mediante bonifico bancario su c/c intestato a: ATENA – Associazione Italiana di Tecnica Navale – Sezione Lombardia c/o 03359 BANCA PROSSIMA Spa 01600 Fil. di Milano IBAN. IT90 S033 5901 6001 0000 0132 053.La contabile del bonifico dovrà essere allegata alla scheda di adesione.

ASSENZE

Al fine del rilascio dei crediti non sono consentite assenze neppure parziali, e non sono previsti rimborsi in caso di mancato rilascio dei crediti.

scarica la locandina dell’evento

e con il patrocino di

ASPRONADI