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PERIZIE NAUTICHE
/in News /da enaveENAVE oltre ad occuparsi di marcatura CE e visite di sicurezza, effettua anche servizi di ingegneria e visite ispettive per attività peritali.
Effettuare una valutazione del valore e dello stato d’uso di una barca può rivelarsi utile nelle situazioni in cui si decide di: effettuare un acquisto o una vendita, un rifinanziamento, ma anche evitare potenziali reclami, o si proceda alla ristrutturazione e/o manutenzione dell’unità.
Le perizie navali sono valutazioni tecniche effettuate da un esperto nel campo navale su una nave o un’imbarcazione, al fine di stabilirne le condizioni, il valore o le possibili cause di un evento o danno.
In quali occasione può essere richiesta una perizia?
Tipi di Visite Peritali:
- Pre-acquisto: viene consigliato prima di acquistare un’imbarcazione. Comprende un esame più o meno approfondito dell’integrità strutturale dello scafo, delle condizioni degli apparati propulsivi, elettrici, idraulici, dell’attrezzatura e degli accessori, nonché dell’aspetto estetico e manutentivo dell’intera unità. La visita comprende generalmente una visita a secco della carena ed una prova in mare.
- Condizioni e valore (Assicurativa): è una visita volta a valutare le condizioni ed il valore di una unità da diporto, al fine di permettere ad una Compagnia Assicuratrice, o ad un finanziatore, la valutazione del bene. Deve comprendere un giudizio del perito sulle condizioni di navigabilità e sicurezza. Non viene effettuata la prova in mare, e l’ispezione può avvenire anche in acqua. Normalmente le Compagnie Assicuratrici richiedono la perizia sulle unità vecchie più di 7/10 anni. Le società di leasing la richiedono su qualunque unità usata.
- Avaria, Ispezione di carena, Pre-Consegna: sono altri tipi di visita eseguiti su richiesta o dell’armatore o del cantiere.
La visita peritale non è un collaudo.
Far eseguire una perizia sull’imbarcazione che si sta andando ad acquistare non assicura che in seguito all’acquisto possano emergere dei problemi. La differenza tra perizia e collaudo sta nel fatto che:
La perizia è un processo statico, può essere paragonato ad una “fotografia” dell’imbarcazione, nella quale viene identificato lo stato di salute dell’imbarcazione.
Il collaudo è un processo dinamico volto ad effettuare prove funzionali delle imbarcazioni e l’esecuzione di eventuali stress test per verificare la qualità funzionale dell’imbarcazione.
DECRETO CORRETTIVO DEL NUOVO CODICE DELLA NAUTICA DA DIPORTO 2020
/in News /da enave31 correzioni apportate al codice
Il decreto legislativo 12 novembre 2020, n. 160 – Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229, concernente revisione ed integrazione del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva 2003/44/CE, a norma dell’articolo 6 della legge 8 luglio 2003, n. 172, in attuazione dell’articolo 1, comma 5, della legge 7 ottobre 2015, n. 167 – è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore il 22 dicembre 2020.
Il decreto correttivo contiene interventi su 31 articoli e ha come obiettivo quello di dare al Codice una maggiore completezza e sistematicità tenendo conto anche delle questioni emerse in sede di prima applicazione del medesimo provvedimento. Di seguito sono indicate alcune delle novità introdotte.
Il decreto correttivo del nuovo codice della nautica da diporto 2020 permette di:
- colmare le lacune di aggiornamento dei procedimenti amministrativi, al fine di rendere completamente operativo il sistema telematico del diporto e snellire gli adempimenti. Nel vecchio codice, alcune procedure relative al rilascio della licenza di navigazione provvisoria non erano contemplate nel contesto di quelle effettuabili in via telematica, ovvero, erano rimaste cartacee. Con la misura correttiva, andando allo sportello telematico, l’armatore può ora ottenere una licenza provvisoria, e con quella già fare l’imbarco dell’equipaggio e la licenza dell’apparato VHF, potendo dunque navigare subito. Si accorciano dunque i tempi necessari per ottenere la navigabilità dell’unità, uno dei fattori per i quali facevano più concorrenza le bandiere estere;
- consentire al cantiere costruttore di un’unità da diporto, ove per qualsiasi ragione non riesca a concluderne la vendita, di poterla immatricolare a proprio nome, per dare sbocco a un mercato a “km zero”. I cantieri costruttori di unità da diporto possono ora intestare la barca a sé stessi e possono utilizzarla per attività, ad esempio, noleggio. Questo apre il mercato a un modello che nel mercato dell’auto esiste da anni, il Kilometro zero. Il concessionario non si trova quindi più obbligato a tenere bloccata una barca nuova non venduta, ma può sfruttarla o lanciarsi in un nuovo business, adibendo una nuova barca nuova a noleggio per poi venderla successivamente;
- prevedere una disciplina per la navigazione di “droni”. Una norma che va a colmare un vuoto normativo, introducendo la possibilità di attività commerciale, o assistenza, o rimorchio, o, ad esempio, monitoraggio di un campo boe, che possa esser eseguita da un drone;
- introdurre nuove forme di utilizzo commerciale delle unità da diporto, in linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio di Stato, per dare supporto alla dinamicità del settore;
- prevedere sanzioni per l’esercizio abusivo dell’attività di scuola nautica;
- correggere la disciplina delle patenti nautiche, con finalità di inclusione sociale delle persone diversamente abili e degli anziani e la possibilità di effettuare le visite mediche direttamente presso le scuole patenti;
- introdurre un’anzianità di almeno tre anni di patente nautica per il comando di unità da diporto in attività di noleggio occasionale, al fine di garantire maggiore sicurezza. Il noleggio occasionale permette al proprietario di imbarcazione (ricordiamo che per i natanti non è previsto il noleggio occasionale), di noleggiare la propria barca fino a un massimo di 42 giorni l’anno. Con la correzione, è stato stabilito che il proprietario deve essere in possesso di patente nautica da almeno 3 anni;
- l’istituzione dell’archivio nazionale dei prodotti delle unità da diporto, al fine di contrastare l’immissione sul mercato di prodotti fraudolenti che provochino incidenti o infortuni. Questa è una vera novità, a tutela delle aziende produttrici di prodotti per la nautica da diporto sia per la sicurezza del diportista. Se si verificano degli incidenti su prodotti per la nautica, tali prodotti saranno inseriti in una lista nera che andrà a bandirli dal mercato in quanto non conformi o pericolosi. Il consumatore è tutelato perché non dovrebbe trovarsi in condizioni di acquistare, anche in buona fede, un prodotto che ha già causato incidenti. Il produttore, onesto, viene tutelato dal ritrovarsi sul mercato prodotti non conformi o contraffatti in concorrenza. La banca dati sarà gestita dal ministero dei trasporti.
- previsione di aree destinate a ormeggio a secco nei piani regolatori dei porti mercantili, ogni porto commerciale ha l’obbligo di avere un piano regolatore PR, e tali PR dovranno ora specificare quali siano le aree destinate agli ormeggi a secco. Molti porti mercantili hanno aree non più utilizzate, qualunque soggetto privato può dunque chiedere ora una concessione demaniale per fare ormeggio a secco, il nuovo codice è lo strumento giuridico per obbligare il porto in questione a rispondere alla domanda riferendosi al piano regolatore.
Qui il DECRETO LEGISLATIVO 12 novembre 2020, n. 160 completo
Fonti: Giornale della vela, Sailbiz
Grande partecipazione al seminario romano sulle procedure e normative per la marcatura CE e sulle stime e perizie delle unità da diporto
/in News /da enaveMercoledì 30 novembre in collaborazione con la Commissione di Ingegneria della Navigazione istituita presso l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ENAVE ha tenuto un seminario per illustrare il contributo dell’Ingegnere nella progettazione delle unità da diporto e nell’applicazione delle relative norme per la marcatura CE.
La sala, gremita di professionisti, ha mostrato molto interesse per gli argomenti trattati che hanno spaziato dall’illustrazione dell’apparato normativo comunitario e internazionale attuale, alle procedure per l’ottenimento della marcatura CE delle unità da diporto, sino all’esemplificazione di casi pratici di stime e perizie su imbarcazioni, necessarie nelle transazioni di compravendita o nella formazione del fascicolo tecnico, o nei casi di “evento straordinario”.
La presenza di circa 10.000 unità da diporto diffuse lungo la costa della provincia di Roma, che necessitano di interventi con alti livelli di qualità richiesti dalla Direttiva Europea 2013/53/UE, in vigore dal prossimo 17 gennaio, determina la necessità, per gli ingegneri della provincia laziale, di essere adeguatamente informarti per sostenere agli armatori nelle varie fasi di manutenzione straordinaria, riparazioni o modifiche sostanziali eseguite presso i cantieri navali.
Il mondo della nautica può rappresentare un ambiente lavorativo ricco di possibilità, in quanto disciplina trasversale, permette, infatti, di utilizzare competenze ingegneristiche generali quali: analisi strutturali o controlli non distruttivi. Senza dimenticare che la professionalità dell’ ingegnere può essere spesa, nell’ambito del diporto, anche per temi che riguardano la tutela ambientale, la sicurezza sul lavoro, la portualità e la ricettività turistica.
L’ordine degli ingegneri della Provincia di Roma ha quindi riconosciuto in ENAVE un eccellente partner tecnico, in grado, vista l’esperienza pluriennale, di illustrare tutti i temi trattati e di risolvere gli eventuali dubbi connessi alla materia.
A conferma dell’ottimo rapporto instaurato stiamo finalizzando una convenzione che permetterà a tutti gli iscritti all’ordine di poter usufruire di una scotistica sui servizi offerti dall’ente notificato ferrarese e di riceve gratuitamente un servizio telefonico di informazione, studiato ad hoc, per la rispondenza della loro imbarcazione, agli adempimenti di legge in relazione alla sicurezza in mare ed alle relative certificazioni necessarie.
Indubbia quindi la forte partecipazione scaturita dall’incontro che ha suscitato innumerevoli domande e richieste da parte della platea ai relatori e manifestazioni di stima soprattutto da parte del gruppo di vela degli ingegneri presenti, per il contributo che questa tipologia di seminari offrono in merito alle specifiche sulla sicurezza della navigazione, anche grazie alle nuove procedure elaborate da ENAVE per il “controllo di sicurezza per navigazioni impegnative o nelle regate d’altura”.
Al seminario sono intervenuti:
Ing. Carla Cappiello -Presidente Ordine degli Ingegneri Provincia di Roma
Ing. Sergio Serafini -Presidente Commissione Ingegneria della Navigazione
Ing. Giuseppe Macolino-Ingegnere Navale –ENAVE
Ing.Francesco Prinzivalli-Ingegnere Navale-ENAVE.
Ing. Andrea Giorgi – Ingegnere Responsabile Tecnico Soc. NATUNA SpA
Ing.Alessandro Suardi – Ingegnere Navale-ENAVE
Ing. Andrea Bruno – Ingegnere Civile
Ing.Michele Viliani – Ingegnere Elettrotecnico