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Refit Nautico – Tra Progettazione e Norme

ENAVE e l’Ordine degli Ingegneri di Genova: Seminario Tecnico al Salone Nautico

Il 20 Settembre 2019, all’interno del 59° Salone Nautico di Genova, ENAVE, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Genova, ha tenuto un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si celano dietro al refit o alla riparazione di un’unità da diporto.

L’importanza del Refitting

Il refitting di un’imbarcazione comprende una serie di attività come l’aggiunta o la sostituzione di un elemento, la personalizzazione per soddisfare i bisogni dell’armatore, il ripristino di parti logore o mal conservate, e l’introduzione di elementi tecnologici per migliorare la navigazione, le prestazioni e i consumi.

Il refit nautico è un settore in crescita con un fatturato di circa 240 milioni di euro (fonte Ucina). Questo segmento di mercato, che si sta consolidando come una realtà emergente in continuo sviluppo, impone sicuramente alcune riflessioni importanti.

Normative e Obblighi

Il quadro normativo è in continuo aggiornamento ed è essenziale fornire strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni. L’obiettivo è coniugare i desideri dell’armatore con le esigenze tecniche e legislative. Nel corso del seminario, il refit è stato analizzato nel rapporto tra cantiere/progettista ed ente tecnico, proponendo un educational per gli operatori del settore, utile a comprendere le procedure e la loro importanza.

Aspetti Progettuali e Normativi

Il primo panel di esperti, tra cui l’Ing. Damiano Lancia, l’Ing. Giovanni Ceccarelli e l’Ing. Stefano Signori, si è concentrato sugli aspetti progettuali dal punto di vista del cantiere, sulle richieste dell’armatore e sulle procedure da attuare in collaborazione con l’ente tecnico. Soddisfare le richieste del cliente è fondamentale per il cantiere, che deve però rispettare le norme vigenti. Un lavoro di modifica su un’imbarcazione può implicare interventi più estesi, come la verifica dei Requisiti Essenziali imposti dalla Direttiva 2013/53 UE.

Il secondo panel, con i tecnici ENAVE, l’Ing. Alessandro Suardi e l’Ing. Giulia Cresci, si è focalizzato sulla parte normativa. Un refit o una riparazione può variare in base all’entità della modifica. Se si apportano innovazioni o mutamenti rilevanti che alterano i requisiti essenziali, è necessaria una APC-Post Construction Assessment. Se le modifiche non sono essenziali, è necessaria la convalida del certificato di sicurezza, valida solo per unità iscritte al RID.

Il Futuro del Refit Nautico

Nuove realtà cantieristiche stanno emergendo, dedicate al refit a causa della forte competizione nel mercato delle nuove costruzioni. Per questo motivo, è cruciale formare e informare gli esperti del settore. Questo mercato, seppur selettivo e qualitativo, continuerà a offrire buone opportunità agli operatori.

ENAVE rimane impegnata a supportare i professionisti del settore attraverso formazione e aggiornamenti continui, garantendo che le imbarcazioni rispettino sempre i più alti standard di sicurezza e qualità.

Sono intervenuti:

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – Socio fondatore ENAVE

Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine

Ing. Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design

Ing. Giulia Cresci – Ingegnere Nautico – Ufficio struttura valutazione ENAVE

Ing. Stefano Signori – Ingegnere Navale – Studio Mare Nostrum

Ing. Alessandro Suardi Ingegnere Navale – Capo ufficio struttura valutazione ENAVE

 

 

La fiera internazionale Boot conferma la sua posizione di leader nel mercato mondiale.

ENAVE alla Fiera Internazionale Boot Düsseldorf 2018

Come ogni anno, non potevamo mancare al Boot Dusseldorf. La kermesse, che il prossimo anno festeggerà il suo 50esimo anniversario, ha stabilito un nuovo record nell’edizione 2018, attirando un numero sempre crescente di giovani visitatori.

Disposti su 220.000 metri quadrati di spazio espositivo, ben 1.923 espositori provenienti da 68 paesi diversi hanno presentato yacht, barche e accessori per tutte le attività di sport acquatici. Il CEO di Messe Düsseldorf, Werner M. Dornscheidt, ha dichiarato: “Queste cifre sono uniche nel settore. Nessun’altra fiera riflette l’intero mercato mondiale in tutta la sua diversità come il Boot di Düsseldorf.”

Il Boot Dusseldorf ha accolto 247.000 ospiti provenienti da 94 paesi diversi (rispetto ai 242.000 visitatori del 2017), riuscendo anche ad aumentare il numero di visitatori internazionali, principalmente provenienti da Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Italia, Austria e Francia. La maggior parte degli operatori commerciali è arrivata da Stati Uniti, Cina e Australia.

Questi risultati confermano che l’industria marittima sta beneficiando della positiva situazione economica generale in tutta Europa. I produttori si aspettano che lo stimolo fornito dal Boot Düsseldorf porti a una sostanziale crescita delle vendite nel segmento delle nuove imbarcazioni, con una tendenza evidente verso barche più grandi sia nel settore della vela che in quello delle barche a motore.

Nell’ottica della costante crescita, ENAVE si impegna a partecipare a questi grandi eventi internazionali, che offrono benefici sia in termini di partnership che di nuovi contatti. Respirare un’aria cosmopolita ci permette di confrontarci costantemente con le novità provenienti da tutto il mondo e ci stimola ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avanguardia.

photo: Messe Düsseldorf/ctillmann

MARCATURA CE, questa sconosciuta – PARTE 1

FAQ sulla Marcatura CE per le Imbarcazioni da Diporto – Parte 1

Con l’ausilio della Guida Blu al CE 2016 della Commissione Europea, riportiamo alcune delle domande più frequenti relative alla Marcatura CE, valide anche per le imbarcazioni da diporto. Vista l’importanza dell’argomento e la varietà di dubbi e curiosità relative a questa certificazione, abbiamo deciso di dividere questo articolo in due parti, ciascuna formata da 6 FAQ Marcatura CE. La seconda parte verrà pubblicata la settimana prossima.


Che cosa indica la marcatura CE su un prodotto?

Apponendo la marcatura CE su un prodotto, il fabbricante dichiara, sotto la sua esclusiva responsabilità, che il prodotto è conforme ai requisiti essenziali della normativa di armonizzazione dell’Unione Europea che ne prevede l’apposizione. Questo implica che le relative procedure di valutazione della conformità sono state rispettate. I prodotti recanti il marchio CE sono considerati conformi alla normativa di armonizzazione dell’Unione applicabile e godono della libera circolazione nel mercato europeo.


Un prodotto recante la marcatura CE è sempre fabbricato nell’UE?

No. La marcatura CE indica solo che il prodotto è stato fabbricato nel rispetto di tutti i requisiti essenziali. Non è un marchio d’origine e non implica che il prodotto sia stato fabbricato nell’Unione Europea. Di conseguenza, un prodotto con la marcatura CE può essere stato fabbricato ovunque nel mondo.


Tutti i prodotti recanti la marcatura CE sono sottoposti a prove e approvati dalle autorità?

No. La valutazione della conformità dei prodotti alle prescrizioni legislative è di esclusiva competenza del fabbricante. Lui provvede ad apporre la marcatura CE e a redigere la dichiarazione UE di conformità. Solo per i prodotti considerati ad alto rischio per l’interesse pubblico, come recipienti a pressione, ascensori e alcune macchine utensili, è richiesta la valutazione della conformità da parte di un organismo notificato.


In quanto fabbricante, sono autorizzato ad apporre la marcatura CE sui miei prodotti?

Sì, spetta sempre al fabbricante o al suo rappresentante autorizzato apporre la marcatura CE, dopo aver eseguito la procedura di valutazione della conformità necessaria. Prima di apporre la marcatura CE su un prodotto e immetterlo sul mercato, è necessario sottoporlo alla procedura di valutazione della conformità prevista dagli atti di armonizzazione dell’Unione applicabili, che stabiliscono se la valutazione può essere effettuata dal fabbricante stesso o se è richiesto l’intervento di un organismo notificato.


Dove si deve apporre la marcatura CE?

La marcatura CE deve essere apposta sul prodotto o sulla sua targhetta segnaletica. Qualora la natura del prodotto non lo consenta, la marcatura deve essere apposta sull’imballaggio e/o sui documenti di accompagnamento.


Che cos’è la dichiarazione di conformità del fabbricante?

La dichiarazione UE di conformità è un documento nel quale il fabbricante, o il suo rappresentante autorizzato nello Spazio Economico Europeo (SEE), attesta che il prodotto soddisfa tutti i requisiti prescritti dalla normativa di armonizzazione dell’Unione applicabile al prodotto specifico. La dichiarazione deve contenere il nome e l’indirizzo del fabbricante, oltre alle informazioni sul prodotto, come la marca e il numero di serie. Deve essere firmata da un dipendente del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato, con l’indicazione della relativa funzione. Anche quando è intervenuto un organismo notificato, il fabbricante è tenuto a redigere e firmare la dichiarazione UE di conformità.


Non perdetevi la seconda parte di questo articolo, dove risponderemo ad altre sei domande frequenti sulla Marcatura CE.

 

NIENTE SCHERZI IN LOMBARDIA: ogni natante che viene noleggiato deve essere iscritto al Registro Unità da Diporto per Locazione e Noleggio della Regione

La Regione Lombardia, con il Decreto della Direzione Generale Trasporti e Mobilità n.71602 del 26/10/1998 e con la D.G.R. n. 47317 del 22/12/1999, ha disciplinato l’esercizio dell’attività di Locazione e Noleggio con Natanti da diporto (ogni unità da diporto a remi o con scafo di lunghezza pari o inferiore a dieci metri), per finalità ricreative e per gli usi di carattere locale, anche ai sensi dell’art. 27, c. 6 del Codice della Nautica da Diporto

Purtroppo la definizione di noleggio e locazione di una unità da diporto non è sempre chiara agli operatori del settore e conviene riferirsi alla definizione di legge.

Per locazione si intende il contratto con cui una delle parti si obbliga in cambio di un corrispettivo a far godere all’altra parte per un dato periodo di tempo l’unità da diporto. In tal caso l’unità passa in godimento autonomo del conduttore il quale esercita con essa la navigazione e ne assume la responsabilità. In tale regime l’unità è condotta con la patente nautica, se prescritta, e può imbarcare il numero dei passeggeri indicati nella licenza di navigazione.

Per noleggio, invece, si intende il contratto con cui una delle parti, in corrispettivo del nolo pattuito, si obbliga a mettere a disposizione dell’altra parte l’unità per un determinato periodo di tempo da trascorrere a scopo ricreativo in zone marine o acque interne di sua scelta, da fermo o in navigazione, alle condizioni stabilite dal contratto. L’unità noleggiata rimane nella disponibilità del noleggiante.

Diventa altresì necessario, per svolgere attività di noleggio e locazione di imbarcazioni da diporto nella Regione Lombardia: bacini lacuali di Como, Garda, Iseo e Maggiore e nelle acque interne di Milano, Pavia, Cremona, Mantova iscrivere le proprie imbarcazioni al Registro Unità da Diporto per Locazione e Noleggio (R.U.D.L.N.).

Per accedere a tale iscrizione il natante dovrà essere sottoposto a visita da parte di un organismo tecnico notificato quale ENAVE –Ente Navale Europeo, secondo le modalità previste dalla normativa.

Per i natanti senza motore (ad esempio: jole, pattini, pedalò, windsurf e tavole a vela) non sono previste visite da parte di organi tecnici, ma il proprietario sottoscrive una dichiarazione di integrità con validità biennale.

ENAVE – Ente Navale Europeo, in qualità di Organismo Notificato, opera già da diverso tempo in questo settore, è quindi altamente competente per effettuare le verifiche di legge dell’idoneità tecnica dei natanti richieste per le imbarcazioni da diporto destinate alla locazione e noleggio sia in sede di prima iscrizione, sia in sede di rinnovo con cadenza quinquennale.

Ad esito positivo delle verifiche, ENAVE – Ente Navale Europeo, rilascia la  certificazione di idoneità alla locazione e noleggio redatta in accordo con la legislazione vigente della Regione Lombardia.

I nostri uffici sono a vostra completa disposizione per ulteriori informazioni e per richiedere un preventivo gratuito.

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Vuoi cambiare il motore? Ecco come muoverti nella “giungla” della burocrazia

Introduzione

Sicuramente non sono pratiche che gli armatori devono affrontare quotidianamente, ma è davvero importante essere al corrente di cosa si possa o non si possa fare e di quale sia l’iter corretto da seguire nel caso di sostituzione del motore principale di propulsione di un’imbarcazione.

Spesso la normativa vigente viene mal interpretata, ed è quindi opportuno affidarsi ad un Organismo Notificato per risolvere ogni dubbio.

Noi lo abbiamo fatto, e abbiamo chiesto all’Ing. Navale Giuseppe Macolino, socio fondatore di ENAVE Ente Navale Europeo (azienda che offre servizi di valutazione per certificati di sicurezza e marcature CE nell’ambito della nautica da diporto) di risolvere tutti i nostri dubbi.

Distinguiamo quindi subito i due casi che possono presentare:

  • Imbarcazione marcata CE
  • Imbarcazione NON marcata CE

Imbarcazione marcata CE

Per quello che riguarda le imbarcazioni marcate CE va subito detto che hanno meno “libertà” d’azione rispetto alle NON marcate CE. Vale a dire che la sostituzione del motore di propulsione può essere effettuata solo entro i limiti di potenza massima e peso stabiliti dal fabbricante (della barca) e riportati, unitamente al tipo di motore utilizzabile (entrobordo, entrofuoribordo, fuoribordo, a scoppio o diesel) nella “Dichiarazione di Conformità CE”.

L’imbarco di un motore di potenza e peso superiori (anche solo di 1 HP) a quelli prestabiliti dal fabbricante, o di diversa tipologia (qualora non prevista dal fabbricante) comportano una rimarcatura CE dell’unità, a carico del proprietario della barca stessa. È necessario quindi, a meno che non si vogliano sostenere i costi onerosi per una nuova marcatura o subire sanzioni salatissime, riferirsi a questi parametri tecnici validi sia per i natanti (unità sotto i 10m di lunghezza non iscritti al RID) sia per le imbarcazioni, cioè le unità iscritte.

NATANTI

In questo caso, la sostituzione del motore principale, non deve seguire alcuna procedura tecnica e amministrativa. Possiamo solo consigliare, nel caso che il motore non venga sostituito dallo stesso costruttore della barca, di richiedere ad un Organismo Notificato la verifica della “corretta” nuova installazione, per evitare qualsiasi errore.

IMBARCAZIONI

L’iter per la sostituzione del motore principale, prevede questi passaggi:

  1. Presentare all’Ufficio d’iscrizione (RID) la richiesta del “nulla osta” allo sbarco/imbarco motore.
  2. A nulla osta ottenuto, si dovrà incaricare un Organismo Notificato o Affidato per l’esecuzione degli accertamenti tecnici ai fini della “convalida” del certificato di sicurezza.
  3. Infine, bisogna presentare all’Ufficio d’iscrizione l’istanza (generalmente è contestuale alla richiesta del nulla osta allo sbarco/imbarco) per il rilascio della nuova licenza di navigazione (e convalida del certificato di sicurezza), con allegati l’attestazione d’idoneità rilasciata dall’Organismo Notificato o Affidato e la “dichiarazione di potenza” rilasciata dal costruttore del nuovo motore.

Imbarcazione NON marcata CE

Per quello che concerne le imbarcazioni NON marcate CE come pocanzi accennato, esse godono di vincoli tecnici meno rigidi in caso di sostituzione del motore.

Riportiamo uno stralcio della Circolare n. 0730401 Prot. 19256 del 15/11/2013 emessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui si deve fare riferimento:

  • Unità ante direttiva 94/25/CE iscritte ai RID

Le imbarcazioni interessate da una rimotorizzazione che non comporti l’aumento del quindici per cento massimo della potenza del motore tale da essere considerata modifica non rilevante, può essere sottoposta a visita di convalida del certificato di sicurezza sempreché i requisiti essenziali di omologazione. L’Organismo Notificato verifica, sotto la propria responsabilità, che la verifica del motore non abbia comportato variazioni sostanziali alla galleggiabilità, nonché al massimo carico trasportabile, in persone e bagagli, o alla manovrabilità e non siano state apportate modifiche alla struttura dell’imbarcazione, sia per motore entrobordo che fuoribordo, tali da inficiare la sicurezza. Nel caso contrario, l’unità deve essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura secondo i dettami dell’art.9 del citato Decreto Legislativo 171/05 (procedura di valutazione successiva alla costruzione);

  • Unità ante direttiva 94/25/CE (natanti ed imbarcazioni)

Per le unità interessate da una rimotorizzazione che comporti l’aumento oltre il quindici per cento massimo della potenza del motore, si ritiene che tale modifica abbia conseguenze dirette sui requisiti essenziali di sicurezza, con particolare riferimento alla struttura ed alla stabilità e manovrabilità e che, pertanto, l’unità debba essere considerata alla stregua di nuova costruzione. Essa dovrà conseguentemente essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura CE, secondo i dettami dell’art 9 del citato Decreto Legislativo (procedura di valutazione successiva alla costruzione).

Conclusione

Le imbarcazioni non marcate CE, in sintesi, possono procedere allo sbarco/imbarco motore, con aumento della potenza motrice che non comporti un aumento maggiore del 15% massimo della potenza del motore riportata nei dati di omologazione, in forza della Dichiarazione d’ idoneità rilasciata, previo accertamento tecnico, da un Organismo Notificato. Va subito detto, però, che la Dichiarazione d’ idoneità non si ottiene in “automatico” e l’Organismo Notificato o Affidato può ovviamente anche negarla in caso di accertata non conformità della barca, nella sua nuova “configurazione”, a requisiti di sicurezza.

Sarebbe quindi opportuno far valutare, in via preliminare e prima di procedere al nuovo acquisto, se la sostituzione del motore di bordo rispetta i parametri stabiliti dall’Ente tecnico.

Per il resto, valgono le procedure amministrative esposte per le imbarcazioni marcate CE: nulla osta sbarco/imbarco motore; istanza per il rilascio di una nuova licenza di navigazione e di convalida (o rilascio) del certificato di sicurezza, con allegata l’attestazione d’ idoneità dell’ Organismo Notificato e la dichiarazione di potenza del costruttore del motore.

Buon compleanno ENAVE Ente Navale Europeo

Cinque Anni di Successi

La Nostra Avventura con ENAVE

ENAVE – Ente Navale Europeo compie gli anni!

Correva l’anno 2012, ed era proprio il 24 maggio, quando il nome della nostra azienda veniva pubblicato per la prima volta sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

Quel giorno, l’autorizzazione da parte del Ministero dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico a operare come Organismo Notificato ci ha riempiti di orgoglio e felicità, segnando l’inizio della nostra avventura. Siamo partiti con pochi operatori, ma con tanta voglia di fare e di innovare.

Il nostro obiettivo era chiaro: creare una società giovane e dinamica per operare nel settore della nautica da diporto con integrità professionale, competenza tecnica e indipendenza.

Il Nostro Percorso

Oggi, ENAVE Ente Navale Europeo festeggia cinque anni di attività. In questo tempo, siamo diventati una realtà conosciuta e consolidata nel settore, grazie all’energia e al lavoro di squadra che abbiamo investito.

Siamo orgogliosi di essere uno dei punti di riferimento della cultura nautica in Italia, contando su una rete di oltre 50 collaboratori, la maggior parte dei quali sono ingegneri navali.

In questi primi cinque anni, abbiamo emesso più di 1500 certificati di rinnovo per le annotazioni di sicurezza e oltre 120 certificazioni CE per nuove imbarcazioni. Molti cantieri navali ci hanno scelto e continuano a sceglierci per le certificazioni CE dei loro nuovi modelli.

Guardando al Futuro

Non ci consideriamo certo arrivati. Al contrario, continuiamo a impegnare con determinazione le nostre risorse per esplorare nuovi spazi nel mercato della nautica. La nostra più grande motivazione è la consapevolezza che ENAVE Ente Navale Europeo è una squadra dinamica composta da persone che hanno creduto e continuano a credere in questo progetto.

Oggi, spegnendo le candeline del nostro quinto anniversario, esprimiamo desideri per il futuro e ringraziamo tutto il nostro personale, i collaboratori e i partner. Speriamo di continuare a navigare insieme ancora per tante miglia.

Ing. Francesco Prinzivalli

Ing. Giuseppe Macolino

4o

Seminario “La progettazione nautica e la marcatura CE per le unità da diporto”

Il 9 aprile a Milano, nelle sale dalla Lega Navale sezione Lombardia, abbiamo organizzato, in collaborazione con Atena – Associazione di Tecnica Navale e con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano il seminario “La progettazione nautica e la marcatura CE per le unità da diporto”,

L’incontro, atto al conseguimento di crediti formativi e patrocinato da Aspronadi – Associazione Progettisti Nautica da Diporto, ha visto la partecipazione di una cinquantina di professionisti iscritti agli ordini degli ingegneri e degli architetti.

Durante il pomeriggio, sono stati affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale, illustrando le procedure che il fabbricante deve rispettare, con l’ausilio degli Organismi Notificati, per l’ottenimento della marcatura CE. Certificazione necessaria alla commercializzazione delle unità da diporto. Sono state, altresì, illustrate le procedure della formazione del fascicolo tecnico e della post costruzione, anche grazie alla presentazione di case history e di esperienze dirette da parte di esperti del settore.

Al termine dei lavori i partecipanti hanno mostrato forte interesse per i temi trattati, sia perché il seminario è stato condotto e realizzato in maniera esaustiva e professionale, sia grazie alla partecipazione di referenti di aziende del settore che, con esempi pratici, e il racconto diretto, hanno offerto ottimi spunti di riflessione alla platea presente.

 

Al seminario sono intervenuti:

 

Dott. Bruno Della Loggia – Presidente ATENA Lombardia

Ing. Giovanni Ceccarelli – Presidente ASPRONADI

Ing. Giuseppe Macolino- Ingegnere Navale – ENAVE

Ing. Davide Tagliapietra – Ingegnere STYacht

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – ENAVE.

Maurizio e Alessio Casati – Yachting Design

Ing. Alessandro Suardi – Ingegnere Navale – ENAVE

Paolo Portinari – Rossoragno e H3o Yacth Design

Ing. Valeria Ribaldi – Ingegnere Navale – ENAVE

 

IL CERTIFICATO DI SICUREZZA DELLE IMBARCAZIONI

La Barca Ideale

La barca dei nostri sogni non deve solo farci emozionare, ma deve anche garantire comfort e sicurezza, sia con mare calmo che in condizioni meteo avverse. La diffusione della cultura della sicurezza in mare è fondamentale per permettere agli armatori di gestire e mantenere correttamente le proprie imbarcazioni, assicurandosi che queste rispettino le normative vigenti.

Importanza del Certificato di Sicurezza

Il certificato di sicurezza attesta che un’unità da diporto iscritta al Registro Imbarcazioni da Diporto (RID) è conforme alle norme tecniche e amministrative di sicurezza previste dalla legislazione nautica. Questo certificato ha una validità iniziale, dopo la quale viene rinnovato ogni cinque anni tramite una “visita periodica”. Tale procedura è obbligatoria per tutte le tipologie di imbarcazioni.

Servizi di ENAVE

ENAVE – Ente Navale Europeo, come Organismo Notificato, offre su tutto il territorio nazionale servizi ispettivi per il rilascio, rinnovo e convalida del “Certificato di Sicurezza”. L’articolo 57 del Decreto 29 luglio 2008, n. 146 specifica che l’attestazione di idoneità viene rilasciata dopo una completa ispezione dell’unità, che comprende lo scafo, l’apparato motore, l’impianto elettrico e la protezione antincendio. A tale scopo, si seguono le prescrizioni del regolamento tecnico dell’Organismo Notificato prescelto.

Preparazione e Ispezione

Ciò che può sembrare un obbligo amministrativo è in realtà un’opportunità per valutare periodicamente la sicurezza della propria imbarcazione. È importante che l’armatore prepari l’imbarcazione per la visita ispettiva: la barca dovrebbe essere a secco, priva di ricoperture o teloni che ostacolano l’ispezione, e i paglioli all’interno dovrebbero essere tolti per permettere l’accesso alla sentina. Inoltre, tutti gli impianti dovrebbero essere testati in anticipo per verificarne il funzionamento, e dovrebbero essere controllate le date di scadenza dei tubi del gas e degli estintori.

Competenza e Professionalità

Come le autovetture, che devono essere revisionate ogni due anni, anche le imbarcazioni, controllate ogni cinque anni, richiedono ispezioni scrupolose da parte di personale competente. È cruciale che l’armatore scelga un Organismo Notificato con comprovata competenza e professionalità, evitando chi offre servizi a prezzi stracciati a scapito della qualità.

Impegno di ENAVE

ENAVE – Ente Navale Europeo opera tramite una rete di oltre 40 ingegneri navali e capitani di lungo corso sul territorio nazionale e nel Mediterraneo. L’obiettivo è elevare gli standard di sicurezza delle imbarcazioni e aumentare la consapevolezza degli armatori sulla necessità di una cura e manutenzione costante. Siamo pronti a collaborare con voi per la preparazione delle vostre imbarcazioni per la stagione 2017, garantendo un servizio di alta qualità e competenza.

Articolo di Ing. Giuseppe Macolino