Il refit nautico – tra progettazione e norme

Il 20 Settembre 2019, all’interno del 59° Salone Nautico di Genova, ENAVE in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Genova ha tenuto un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si nascondono dietro al refit o alla riparazione di una unità da diporto.

Il refitting di un’imbarcazione comprende una serie di attività come ad esempio l’aggiunta o sostituzione di un elemento, la personalizzazione per apportare delle migliorie tese a soddisfare i bisogni dell’armatore, il ripristino di parti logore o mal conservate, l’introduzione di elementi più tecnologici per migliorare la navigazione, le prestazioni, i consumi.

Il refit nautico è un settore in crescita con un fatturato di circa 240 milioni di euro (fonte Ucina). Questo segmento di mercato della nautica, che si è ormai consolidato come una realtà emergente in continuo sviluppo, impone sicuramente alcune riflessioni in merito.

Il quadro normativo è in continuo aggiornamento ed è importante fornire degli strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni in modo da poter coniugare i desideri dell’armatore con le esigenze tecniche e legislative.

Nel corso del seminario, il mondo del refit è stato analizzato sulla base del rapporto tra cantiere/progettista ed ente tecnico, allo scopo di proporre un educational rivolto agli operatori del settore, utile a comprendere le procedure da seguire e la loro importanza.

Un primo panel di esperti, di cui facevano parte l’Ing. Damiano Lancia, l’ing. Giovanni Ceccarelli e l’Ing. Stefano Signori, si è concentrato sugli aspetti progettuali dalla parte del cantiere, sulle richieste dell’armatore e sulle procedure da attuare in collaborazione con l’ente tecnico. Soddisfare le richieste del cliente è alla base del cantiere, che però deve tenere conto delle norme attualmente in vigore. Spesso infatti, un lavoro di modifica in una imbarcazione può sfociare in qualcosa di più grande. Un intervento, che può sembrare fine a sé stesso, va valutato in termini di permanenza dei Requisiti Essenziali. Requisiti imposti dalla Direttiva 2013/53 UE che stabilisce la progettazione e la fabbricazione di unità da diporto e componenti, e le norme sulla loro libera circolazione nell’Unione Europea.  Qualora sussistano dubbi sulla permanenza, anche di uno solo dei Requisiti Essenziali, è necessario provvedere a verificarli tutti. Questo spesso comporta, in aggiunta alla modifica “iniziale”, anche la sostituzione o ammodernamento di alcuni impianti come quello combustibile o quello delle acque nere, ma non solo; avendo apportato delle modifiche ai requisiti essenziali andranno sicuramente aggiornati Manuale del Proprietario e calcoli di satbilità.

Un secondo panel, che includeva i tecnici ENAVE, l’Ing. Alessandro Suardi e l’Ing. Giulia Cresci, si è focalizzato sulla parte normativa. Un refit o una riparazione può assumere forme diverse a seconda dell’entità della modifica. Il quadro normativo parla chiaro: se si apportano innovazioni o mutamenti rilevanti per i quali vengano meno i requisiti essenziali imposti dalla Direttiva attualmente in vigore è necessaria una APC-Post construction Assessment; se si apportano modifiche alle caratteristiche tecniche non essenziali in base alle quali è stato rilasciato il certificato di sicurezza, è necessaria la convalida dello stesso (valido solo su unità iscritte al RID). La valutazione Post Costruzione è, formalmente, molto simile alla certificazione di una nuova imbarcazione, poichè dal momento che ad essa vengono apportate delle modifiche rilevanti, è considerata una nuova unità. La convalida invece si esegue nel caso in cui all’unita’ siano state apportate innovazioni o abbia subito mutamenti alle caratteristiche tecniche di costruzione non essenziali, effettuando un’ispezione completa a bordo e verificando la permanenza dei requisiti di sicurezza.

C’è da dire che rispetto agli anni precedenti si stanno affacciando sulla scena nuove realtà cantieristiche: si tratta di cantieri, che a causa della forte competizione nel mercato delle nuove costruzioni, scelgono di dedicarsi al Refit, per questo è importante formare ed informare gli esperti del settore. In generale è abbastanza un’opinione comune che questo mercato, seppur sempre più selettivo e qualitativo, continuerà a dare buone soddisfazioni agli operatori.

 

Sono intervenuti:

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – Socio fondatore ENAVE

Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine

Ing. Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design

Ing. Giulia Cresci – Ingegnere Nautico – Ufficio struttura valutazione ENAVE

Ing. Stefano Signori – Ingegnere Navale – Studio Mare Nostrum

Ing. Alessandro Suardi Ingegnere Navale – Capo ufficio struttura valutazione ENAVE