qr code verifica

QR CODE – “INQUADRA E VERIFICA”

QR CODE ENAVE

Inquadra e verifica

Un qr code di verifica che ti permette di accertare l’autenticità di ogni singolo attestato.

ENAVE utilizza un sistema digitale che permette la generazione di un “QR CODE” che viene automaticamente, ed in maniera univoca, associato ad ogni attestato emesso.

In questo modo, inquadrando con un App di lettura del proprio dispositivo mobile il QR CODE presente sull’attestato ENAVE, si verrà automaticamente reindirizzati ad una pagina del sito web di Enave. In questa pagina, compariranno i dettagli del certificato in questione a garanzia dell’autenticità dell’emissione e l’informazione aggiuntiva della data di scadenza.

Trasparenza e Rintracciabilità delle informazioni

L’introduzione di questo sistema di controllo rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra missione di garantire la tracciabilità e la rintracciabilità delle informazioni per i nostri clienti. Questo sistema non solo semplifica il processo di verifica, ma aumenta anche la fiducia dei nostri clienti nella qualità e nella validità delle certificazioni che emettiamo.

ENAVE si impegna da sempre a garantire trasparenza e affidabilità in tutte le sue operazioni. Il nostro sistema di QR CODE è una testimonianza di questo impegno, offrendo ai nostri clienti la sicurezza che ogni attestato è autentico e verificabile in tempo reale. La trasparenza delle informazioni è fondamentale per noi, perché crediamo che solo attraverso una comunicazione chiara e accessibile si possa costruire una relazione di fiducia duratura con i nostri clienti.

Come verificare l’attestato?

Verificare l’autenticità dei certificati ENAVE è molto semplice. Ecco i tre passi da seguire:

  • Prendi il tuo dispositivo mobile abilitato alla lettura del QR-CODE: Assicurati di avere un’app di lettura QR CODE installata sul tuo smartphone o tablet.
  • Inquadra il QR-CODE presente sull’attestato ENAVE: Apri l’app di lettura QR CODE e utilizza la fotocamera del dispositivo per inquadrare il QR CODE stampato sull’attestato.
  • Verifica i dati: Dopo aver inquadrato il QR CODE, sarai automaticamente reindirizzato alla pagina dedicata sul sito web di ENAVE. Qui potrai visualizzare i dettagli del certificato, confermando l’autenticità dell’attestato e verificando la data di scadenza!

Non ti resta che provare! – Richiedi un preventivo per il rinnovo del tuo attestato!

Refit Nautico

Refit Nautico – Tra Progettazione e Norme

ENAVE e l’Ordine degli Ingegneri di Genova: Seminario Tecnico al Salone Nautico

Il 20 Settembre 2019, all’interno del 59° Salone Nautico di Genova, ENAVE, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Genova, ha tenuto un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si celano dietro al refit o alla riparazione di un’unità da diporto.

L’importanza del Refitting

Il refitting di un’imbarcazione comprende una serie di attività come l’aggiunta o la sostituzione di un elemento, la personalizzazione per soddisfare i bisogni dell’armatore, il ripristino di parti logore o mal conservate, e l’introduzione di elementi tecnologici per migliorare la navigazione, le prestazioni e i consumi.

Il refit nautico è un settore in crescita con un fatturato di circa 240 milioni di euro (fonte Ucina). Questo segmento di mercato, che si sta consolidando come una realtà emergente in continuo sviluppo, impone sicuramente alcune riflessioni importanti.

Normative e Obblighi

Il quadro normativo è in continuo aggiornamento ed è essenziale fornire strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni. L’obiettivo è coniugare i desideri dell’armatore con le esigenze tecniche e legislative. Nel corso del seminario, il refit è stato analizzato nel rapporto tra cantiere/progettista ed ente tecnico, proponendo un educational per gli operatori del settore, utile a comprendere le procedure e la loro importanza.

Aspetti Progettuali e Normativi

Il primo panel di esperti, tra cui l’Ing. Damiano Lancia, l’Ing. Giovanni Ceccarelli e l’Ing. Stefano Signori, si è concentrato sugli aspetti progettuali dal punto di vista del cantiere, sulle richieste dell’armatore e sulle procedure da attuare in collaborazione con l’ente tecnico. Soddisfare le richieste del cliente è fondamentale per il cantiere, che deve però rispettare le norme vigenti. Un lavoro di modifica su un’imbarcazione può implicare interventi più estesi, come la verifica dei Requisiti Essenziali imposti dalla Direttiva 2013/53 UE.

Il secondo panel, con i tecnici ENAVE, l’Ing. Alessandro Suardi e l’Ing. Giulia Cresci, si è focalizzato sulla parte normativa. Un refit o una riparazione può variare in base all’entità della modifica. Se si apportano innovazioni o mutamenti rilevanti che alterano i requisiti essenziali, è necessaria una APC-Post Construction Assessment. Se le modifiche non sono essenziali, è necessaria la convalida del certificato di sicurezza, valida solo per unità iscritte al RID.

Il Futuro del Refit Nautico

Nuove realtà cantieristiche stanno emergendo, dedicate al refit a causa della forte competizione nel mercato delle nuove costruzioni. Per questo motivo, è cruciale formare e informare gli esperti del settore. Questo mercato, seppur selettivo e qualitativo, continuerà a offrire buone opportunità agli operatori.

ENAVE rimane impegnata a supportare i professionisti del settore attraverso formazione e aggiornamenti continui, garantendo che le imbarcazioni rispettino sempre i più alti standard di sicurezza e qualità.

Sono intervenuti:

Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – Socio fondatore ENAVE

Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine

Ing. Giovanni Ceccarelli – Ceccarelli Yacht Design

Ing. Giulia Cresci – Ingegnere Nautico – Ufficio struttura valutazione ENAVE

Ing. Stefano Signori – Ingegnere Navale – Studio Mare Nostrum

Ing. Alessandro Suardi Ingegnere Navale – Capo ufficio struttura valutazione ENAVE

 

 

SEMINARIO TECNICO 3 CFP: Il refit nautico – tra progettazione e norme

 

 

L’ Ordine degli Ingegneri di Genova insieme ad ENAVE – Ente Navale Europeo S.r.l propone, un seminario tecnico per illustrare gli aspetti tecnici, progettuali, normativi e pratici “di cantiere” che si celano dietro al refit o alla riparazione di una unità da diporto.

Questo seminario vuole fornire degli strumenti ai professionisti che affiancano gli armatori in queste operazioni e che devono poter coniugare i desideri della proprietà con le esigenze tecniche e normative. Alcune recenti novità nel quadro normativo nazionale e i continui aggiornamenti di quello comunitario impongono alcune riflessioni in merito.

Un refit o una riparazione, alla luce delle nuove norme, può assumere amministrativamente forme diverse dipendenti sia dall’estensione dei lavori che dal modello di unità che dall’età dell’unità stessa. In questa occasione può essere inoltre utile rivedere o aggiornare le sistemazioni impiantistiche della imbarcazione da diporto e per elevare gli standard di sicurezza in mare.

Durante il seminario verranno affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale e saranno illustrate le procedure che i tecnici rispettano durante i controlli a bordo anche tramite la presentazione di case history da parte degli operatori del settore.

 

 

Programma

 

14.15 – 14.30

Registrazione dei partecipanti

14.30 – 14.40

Introduzione ai lavori e saluti iniziali

Ing. Maurizio Michelini  – Presidente Ordine Ingegneri Genova – Moderatore

Ing. Giuseppe Macolino – Amministratore di ENAVE

14.40 – 15.15

Un caso di Refit – Lupa of the Sea

Ing. Damiano Lancia – Ingegnere Nautico – Customer care & Refit Manager Vismara Marine  

15.15 – 15.50

Il Refit secondo l’Amministrazioni di Bandiera

Ing. Giovanni Ceccarelli –  Ingegnere  – Ceccarelli Yacht Design

15.50 – 16.25

La visita Occasionale per Convalida della Annotazioni di Sicurezza: aspetti salienti

Ing. Giulia Cresci  –  Ingegnere Nautico- Tecnico Operativo ENAVE –Motoryacht expert

 

16.25 – 16.45 Pausa

 

 16.45 – 17.25

Un case study: la riparazione di un Motoryacht a seguito di incaglio grave

Ing. Stefano Signori  – Studio Mare Nostrum

17.25 – 18.00

La Marcatura CE Post Costruzione: gli aspetti durante un Refit

Ing. Alessandro Suardi. –  Ingegnere Navale- Coord. Tecnico Tecnici Operativi e Sviluppo ENAVE

 

18.00 – 18.15 Conclusioni e dibattito

 

 

CREDITI FORMATIVI

Il riconoscimento di 3 CFP al presente seminario è stato autorizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione.

ISCRIZIONE AL SEMINARIO e QUOTA D’ISCRIZIONE

Il seminario è gratuito e aperto a tutti gli Ingegneri e agli Architetti iscritti ai rispettivi ordini professionali. L’iscrizione dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma dedicata dell’Ordine degli Ingegneri di Genova: CLICCANDO QUI. Il numero massimo di partecipanti è di 80. Per accedere all’interno del Salone Nautico di Genova sarà sufficiente presentarsi al desk con la mail di conferma della partecipazione al seminario.

ASSENZE

Al fine del rilascio dei crediti non sono consentite assenze neppure parziali, e non sono previsti rimborsi in caso di mancato rilascio dei crediti.

 

scarica la locandina dell’evento

 

 

ENAVE al Monaco Solar & Energy Boat Challenge

ENAVE sarà sponsor tecnico di LG Yacht – Anvera, che con la sua imbarcazione elettrica parteciperà dal 2 al 6 luglio 2019 alla 6a edizione di  Monaco Solar & Energy Boat Challenge.

La Monaco Solar & Energy Boat Challenge è una gara che vede come protagoniste imbarcazioni con sistemi di propulsione alternativi che utilizzano solo fonti di energia rinnovabili.
L’evento riunisce tre categorie di barche a motore nelle classi Solar, Offshore ed Energy.
Il nuovo prototipo del cantiere LG Yacht, Anvera Elab, fa parte della classe Offshore, classe che prevede una corsa di 36 miglia senza combustibili fossili.

Anvera Elab è un’imbarcazione planante costruita in fibra di carbonio con una propulsione interamente elettrica. La marcatura CE dell’unità effettuata da ENAVE ha comportato un’analisi delle caratteristiche dell’unità, che dato il peculiare impiego ha richiesto una particolare attenzione dovuta alla necessità del rispetto dei Requisiti Essenziali imposti dalla Direttiva 2013/53 UE.

Un’unità da competizione come è Anvera Elab, presenta da un lato delle semplificazioni visto l’assenza di impianti e componenti ma dall’atro, il futuro utilizzo da parte di un utente non professionale, richiede alcune cautele ed indicazioni che consentono di inserire un’unità come questa nello scopo della Direttiva, che lo ricordiamo ha come primo fine la protezione dell’utente e dell’ambiente.

Per ENAVE è stata una grande soddisfazione affiancare il cantiere in questa nuova sfida sia come ente certificatore, sia come sponsor.

Non ci resta che augurargli un grande in bocca al lupo!

Ferie pasquali 2019

Vi ricodiamo che in nostri uffici saranno chiusi per ferie dal 19 al 22 aprile compresi per la sede di Fano e

dal 19 al 23 aprile compresi per la sede di Ferrara.

Per urgenze: info@enave.it

Convenzione ENAVE – LEGA NAVALE ITALIANA

Da pochi giorni è stata sottoscritta la convenzione tra l’Amm. Sq. (r) Maurizio Gemignani in qualità di Presidente Nazionale e rappresentante legale della L.N.I. e l’Ing. Giuseppe Macolino Amministratore Unico di ENAVE Ente Navale Europeo.

Siamo orgogliosi di aver stretto questo sodalizio che permetterà a tutti i soci della Lega Navale Italiana di accedere ad una speciale scontistica a loro riservata per il rinnovo/rilascio/convalida dei certificati di sicurezza per imbarcazioni da diporto dai 10 ai 24 metri.

La Lega Navale Italiana, storica associazione nautica, in qualità di ente pubblico, ha lo scopo di diffondere al popolo italiano, in particolare fra i giovani, l’amore per il mare, lo spirito marinaro e la conoscenza dei problemi marittimi, agli effetti della partecipazione dei cittadini allo sviluppo ed al progresso di tutte le forme di attività nazionali che hanno sul mare il loro campo ed il loro mezzo di azione. La L.N.I. è presente su tutto il territorio nazionale e svolge, con le sue strutture periferiche, attività di promozione e sostegno delle attività nautiche.

Tutti scopi altamente condivisi dalla nostra azienda che ha, tra gli altri, l’obiettivo di diffondere la cultura tecnica nautica, grazie al nostro supporto logistico, organizzativo e professionale, avvalendoci di un network nazionale di professionisti in grado di rispondere in maniera precisa e puntuale alle diverse richieste, abbiamo ritenuto di essere in grado di assicurare la massima risposta alle esigenze degli associati L.N.I. possessori di imbarcazioni.

Siamo, quindi, davvero lieti di aver stretto questa partnership con la Lega Navale Italiana, con la speranza che questa collaborazione possa durare a lungo nel tempo in maniera proficua.

 

Per accedere direttamente alla convenzione clicca qui

Scarica la locandina della convenzione qui

Vai al sito della Lega Navale Italiana

imbarcazioni

Torna in Italia con ENAVE: tutte le news per chi deve cambiare bandiera!

Torna in Italia con ENAVE

Il recente irrigidimento delle norme per la registrazione delle imbarcazioni dei cittadini comunitari nei registri dei singoli Stati membri richiede un adeguamento da parte di chi, da non residente, ha scelto la bandiera olandese o belga.

La Nuova Normativa Europea

Dalla nascita dell’Unione Europea, qualsiasi cittadino di un paese membro poteva scegliere in quale registro europeo iscrivere la propria imbarcazione. Questo permetteva di beneficiare di una burocrazia più snella e di adottare le dotazioni di bordo più vantaggiose, senza dover sottostare a restrizioni specifiche.

Negli anni, molti armatori italiani hanno preferito issare bandiere estere per godere dei benefici e delle facilitazioni previste da un sigillo straniero. Questo permetteva di ridurre i costi e semplificare le procedure richieste dalla normativa italiana.

Nuove Regole in Belgio

Dal 1° gennaio 2019, per registrare un’imbarcazione in Belgio e battere bandiera belga, almeno il 50% della proprietà deve appartenere a un cittadino belga o a un residente in Belgio. Un decreto legge stabilisce che la bandiera belga può essere concessa solo a cittadini belgi e residenti. Questo decreto ha effetto retroattivo, colpendo anche le unità da diporto già immatricolate da stranieri. Le imbarcazioni registrate in Belgio dovranno essere rimosse dal registro alla scadenza dell’iscrizione (5 anni dalla data di registrazione) se non soddisfano i nuovi requisiti.

Il Caso dell’Olanda

A luglio 2018, a seguito dell’incidente diplomatico con la nave dell’ONG Lifeline, il governo olandese ha sospeso le immatricolazioni di imbarcazioni straniere e ha revocato le concessioni già esistenti. Questo evento ha evidenziato l’esistenza di due registri d’iscrizione in Olanda: il Watersportverbond, una sorta di associazione che raccoglie i club nautici del paese, e il Kadaster, il vero e proprio registro nautico/marino con annotazione ufficiale della proprietà e dei diritti di garanzia.

La maggior parte delle imbarcazioni italiane sono iscritte al Watersportverbond, che non dà diritto a una vera “immatricolazione” ma rilascia un semplice “International Certificate for Pleasure Craft”. Questo non determina l’appartenenza di bandiera come stabilito dall’articolo 9 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS). Di conseguenza, l’Olanda non accetta nessuna delle responsabilità elencate nell’articolo 94 dell’UNCLOS, determinando che le unità iscritte al Watersportverbond sono imbarcazioni prive di nazionalità e non protette dalla legge di alcun Stato.

Tornare alla Bandiera Italiana

Data la necessità di molti diportisti italiani di tornare sotto la bandiera nazionale, ricordiamo che i documenti necessari per legge al cambio di registro, oltre ai versamenti e ai bolli di rito, sono:

  • Certificato di cancellazione da richiedere all’ufficio di bandiera straniero.
  • Titolo di proprietà dell’imbarcazione, da esibire all’ufficio di iscrizione italiano.
  • Visita iniziale ai fini dell’iscrizione e rilascio del certificato di sicurezza.
Per maggiori dettagli è possibile consultate l’elenco aggiornato dei documenti sul sito della Guardia Costiere.
Qui per le unità CE http://www.guardiacostiera.gov.it/normativa-e-documentazione/Documents/iscrizionece.pdf
Qui per le unità non CE http://www.guardiacostiera.gov.it/normativa-e-documentazione/Documents/iscrizionenoce.pdf

 

 

INTENSIFICARE LA PRESENZA IN EUROPA DI ENAVE SRL: FOCUS SPAGNA

I nostri programmi per il 2019 prevedono l’espansione del nostro mercato in Europa.

Anche grazie alla selezione del BANDO POR-FESR 2014-2020, che ci permetterà di usufruire del rimborso del 30% delle spese ammissibili sostenute – pari a 20.359,50 euro – abbiamo grandi progetti per il 2019.

ENAVE è un’azienda giovane, dinamica e altamente specializzata nei servizi legati alla nautica da diporto quali, le ispezioni e accertamenti delle imbarcazioni nautiche per il rilascio del certificato di sicurezza e la marcatura CE. Dopo un’attenta valutazione e un accurato studio di pre-fattibilità, abbiamo deciso di intraprendere un percorso di internazionalizzazione in Europa e di penetrare, in particolare, il mercato spagnolo. Per raggiungere il nostro obiettivo abbiamo deciso di partecipare per la prima volta a diverse fiere internazionali, tra le quali: Barcellona Boat Show in Spagna (10/14 ottobre 2018); Boot Düsseldorf in Germania (19/27 gennaio 2019.

Il nostro obiettivo è dunque quello di offrire l’intera gamma di servizi nautici legati alle ispezioni di imbarcazioni da diporto nonché la marcatura CE, in un mercato che presenta grosse potenzialità. Il nostro intento è dunque quello di penetrare il mercato europeo mediante l’identificazione di nuovi clienti e partner commerciali a cui proporre un range di servizi legati alle imbarcazioni da diporto e commerciali attraverso la presenza come espositori a fiere di nautica internazionali, aumentando così la nostra Brand Awareness, e attraverso l’organizzazione di incontri B2B.

Il progetto di espansione del mercato rappresenta per la nostra azienda l’inizio di un investimento rilevante, ma indispensabile. Pertanto le future attività aziendali saranno sviluppate attraverso un accurato controllo economico e finanziario. La partecipazione a fiere di settore in Spagna e Germania e l’organizzazione di incontri B2B mirati, da parte di consulenti esterni specializzati in internazionalizzazione, genererà delle ricadute positive in termini di aumento di visibilità sul mercato spagnolo, tedesco e più in generale europeo; di rafforzamento delle relazioni con la clientela esistente e di creazione di nuovi clienti con il relativo aumento del fatturato generato dall’esportazione di servizi.

Nello specifico, abbiamo stimato di aumentare la quota export sul fatturato, di un +4% entro la fine del 2018 e di un ulteriore +20% per l’anno 2019, grazie alla creazione di nuove relazioni commerciali e partnership con esperti del settore.

LA BARCA TRA LE NORME – Le visite a bordo delle unità da diporto

Venerdì 21 settembre nella sala convegni del Padiglione B della Fiera Internazionale di Genova, abbiamo tenuto, in collaborazione con  l’Ordine degli Ingegneri di Genova, un seminario tecnico dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice sulla Nautica e la piena applicazione della Direttiva 2013/53/UE, per illustrare la nuova concezione di ispezione sulle imbarcazioni. Moderatore in nostro Amministratore Delegato l’ing. Giuseppe Macolino. Per l’Ordine ha portato i saluti l’ing. Felice Lombardo.

Di seguito vi proponiamo un sunto degli interventi.

LA CONDUZIONE DELLA VISITA DI RINNOVO DEL CERTIFICATO DI SICUREZZA – Come ha spiegato l’ing. Marco Vitti, tecnico operativo di ENAVE, il certificato è uno dei documenti fondamentali da tenere obbligatoriamente a bordo e va rinnovato – attraverso una visita condotta da un ente appositamente riconosciuto ed accreditato – la prima volta dopo 8-10 anni, secondo la categoria di progettazione, durante la quale, con l’imbarcazione a secco, sono studiati tutti i punti riguardanti la sicurezza. «Si verifica – dice Vittil’integrità della barca, dell’eventuale struttura velica, della parte impiantistica. Quindi che gli impianti gasolio, gas, elettrico, esaurimento sentine siano conformi alle regole e che non vi siano stati apportati cambiamenti sostanziali dalla precedente visita. Le difficoltà? Se non si conosce la situazione precedente perché dal foglio di riferimento non risultano i particolari, può essere difficile stabilirla. Quindi è essenziale ricostruire con scrupolo la storia dell’imbarcazione. La visita di sicurezza consente allo Stato di mantenere il controllo sulla barca nell’arco degli anni, dopo 10 nelle categorie A o B, e dopo 8 nelle C o D, e questa deve avere in efficienza tutti i punti ispezionati la volta precedente. Una sorta di tagliando, per banalizzare».

LA VISITA ISPETTIVA PER LE ISCRIZIONI ALLE AMMINISTRAZIONI DI BANDIERA – L’ing. Andrea Pippa, tecnico operativo ENAVE, ha ricordato che l’Amministrazione di Bandiera riguarda tutte le imbarcazioni, ed è il principale referente e responsabile per la sicurezza di ogni unità, sia essa da diporto (ogni unità di qualsiasi tipo, escluse le moto d’acqua, destinata ad attività sportive e ricreative con lunghezza dello scafo compresa tra 2,5 e 24 metri, indipendentemente dal mezzo di propulsione), sia mercantile o passeggeri. L’ispezione – effettuata direttamente da un’Amministrazione di Bandiera o delegata a enti tecnici autorizzati – è finalizzata al rilascio di certificati in conformità di requisiti riconosciuti a livello internazionale. Fra le parti tecniche analizzate: scafo, impianti di bordo, macchinari principali di propulsione, dotazioni di sicurezza. Se i requisiti corrispondono, viene rilasciato un determinato certificato – secondo il tipo di visita – e poi inizia il ciclo di vita previsto dal documento, che è definito “statutario”, perché è rilasciato o da uno Stato o da un ente tecnico per conto di uno Stato, e prevede una serie di visite scadenzate.

Questo sia al momento di una nuova costruzione oppure al cambio di bandiera, come spesso succede: quando entra la nuova Amministrazione di bandiera, è obbligatorio fare un nuovo ciclo di visite iniziali, da cui parte l’iter per l’emissione dei nuovi certificati.

LA VISITA PER LE CERTIFICAZIONI VOLONTARIE FINALIZZATE AI TEST DI LABORATORIO – Sono visite legate a una serie di test – come ha sottolineato l’ing. Luca Frausini di ENAVE-LINSET – per verificare le proprietà e la bontà in particolare dei materiali compositi. I controlli vengono effettuati con prove non distruttive utilizzando ultrasuoni, termografie e test fisici. Frausini ha fatto una panoramica delle norme in vigore (tante e diversificate), spiegando «cosa fare e quando farlo». Anche per ottimizzare l’utilizzo di un laboratorio. Esempio: la verifica dello stato di polimerizzazione di una costruzione. Se fatta in corso d’opera, prima di eseguire il ciclo di verniciatura, un’eventuale sottopolimerizzazione può essere risolta con una semplice applicazione di calore con spesa e impatto minimo. La stessa cosa fatta a vernice già applicata, comporta spesso la riverniciatura della barca. Un’azione al momento giusto permette quindi di risparmiare tempo e denaro.

ASPETTI LEGALI DELLE VISITE A BORDO DELLE IMBARCAZIONI – All’avv. Roberta Caragnano, dell’omonimo studio legale, è toccato il compito di spiegare come il nuovo Codice della Nautica da diporto – che ha semplificato molte procedure – ha riorganizzato, in una logica organica e sistemica, un po’ tutto “l’impianto” che sovrintende le visite di controllo e ispettive, ma anche i controlli della Capitaneria, che «nel tempo – ha detto – era diventato una prassi, avvicinando così l’Italia al contesto europeo. Anche se noi oggi nel Codice non abbiamo una parte, una norma, un capo, che ci dice quali siano gli aspetti legali: bisogna rintracciarli dentro l’articolato normativo. Le novità riguardano innanzitutto la classificazione delle imbarcazioni da diporto: prima erano tre, ora il panorama è molto più ampio. Di conseguenza, in base al tipo di imbarcazione da diporto abbiamo documenti necessari e altri che lo sono di meno. Da tenere presente anche che la licenza di navigazione è molto diversa dalla navigazione temporanea; che l’introduzione degli Sted, gli Sportelli telematici del diportista, hanno alleggerito l’apparato dal punto di vista burocratico e amministrativo, ma gli obblighi esistono ancora, e la documentazione va inviata per via telematica. I controlli restano tutti insomma, anzi se ne sono aggiunti di nuovi. Legati appunto anche all’esposizione della bandiera – a cui spesso non si pensa – e alla dichiarazione di armatore. Come bisogna distinguere la parte relativa all’iscrizione dell’imbarcazione da quella legata all’abilitazione alla navigazione».

VISITE DI SICUREZZA: NON SONO TUTTE UGUALI. CASE HISTORY L’ing. Alessandro Suardi, capo struttura di valutazione ENAVE, ha analizzato alcuni problemi tipici che si possono presentare durante le visite, valutando come risolverli per soddisfare le esigenze normative e facendo tornare l’armatore in acqua al più presto. Le visite per le unità da diporto sono periodiche (tipo quelle di revisione dell’automobile) e occasionali (determinati da eventuali eventi straordinari che possono incidere sui parametri di sicurezza). Due le cose a cui prestare molta attenzione per Suardi. L’identificazione dell’unità: mentre la targa e il telaio di un’auto sono difficilmente amovibili, in un’unità da diporto questi dati identificativi molto spesso sono adesivi; il numero di serie CE molto spesso è scritto o stampato su una targhetta esposta agli elementi o, per così dire, a rischio riverniciatura, così come quelli sui motori principali di propulsione.

La conformità dell’impianto elettrico, che molto spesso è oggetto di rimaneggiamenti (tipo l’utente che installa componenti che hanno un’incidenza, nel senso di consumi importanti e magari il conduttore, l’interruttore, la protezione i fusibili non sono adeguati e quindi è possibile trovarsi di fronte a situazioni anche molto pericolose).

“tratto dal periodico dA&B dell’Ordine degli Ingegneri di Genova”