ENAVE Ente Navale Europeo ha un nuovo socio, la GU Capital.

Da oggi ENAVE Ente Navale Europeo ha un nuovo socio.

Questo pomeriggio è stato firmato l’accordo per l’acquisizione di una quota societaria della nostra azienda da parte della GU Capital, società di consulenza strategica formata da professionisti specializzati nello sviluppo d’impresa e guidata dal CEO Gerardo Urti.

ENAVE continua quindi a crescere con l’obbiettivo, per prossimi anni, di aumentare le risorse finanziarie e il know-how per supportare l’ulteriore crescita a livello europeo.

“Siamo davvero soddisfatti dell’accordo raggiunto con la GU Capital e prevediamo di sviluppare insieme nuove sinergie e nuove opportunità.” Queste le parole dell’Ingegner Giuseppe Macolino Amministratore Delegato di ENAVE.

 

 

 

 

ENAVE e CANTIERE DEL PARDO UNA STORIA LUNGA 10 BARCHE

Da qualche anno abbiamo iniziato una stretta collaborazione con il Cantiere del Pardo, storico cantiere italiano che ha dato vita, con oltre quaranta anni di storia, ad un importante capitolo della nautica moderna, producendo barche da regata di serie, con elevati standard qualitativi abbinati a un design elegante e innovativo.

L’intesa con il Cantiere è stata immediata, sia perché ENAVE promuove e sostiene il made in Italy di qualità, sia perché le aziende che negli anni hanno saputo integrare tecnologia, innovazione, passione e design rispettano la filosofia della nostra azienda.

In pochi anni quindi abbiamo seguito per loro la marcatura CE di 10 nuovi modelli, 3 dei quali sono in fase di lavorazione e verranno presentati nei prossimi mesi.

Il progetto è iniziato sulle barche a vela Grand Soleil, per le quali abbiamo curato sia alcuni modelli appartenenti alla linea Long Cruise sia alcuni modelli appartenenti alla linea Performance.

Nel corso del tempo, il buon rapporto professionale instauratosi e le nostre competenze tecniche hanno fatto si che ci fossero affidati anche modelli di barche a motore.

Ogni singola marcatura CE è stata analizzata nei minimi dettagli dai nostri ingegneri navali in staff con l’ufficio tecnico del cantiere, trasformando le problematiche che di volta in volta si incontravano in opportunità per sviluppare brillanti idee per poter mettere in acqua le imbarcazioni.

In tutti i casi analizzati sono state attuate soluzioni consone all’ottimizzazione delle caratteristiche della barca nel rispetto della normativa vigente.

Siamo davvero felici di questa collaborazione che ci permette di lavorare fianco a fianco ad uno dei più grandi cantieri italiani esprimendo a pieno la nostra professionalità.

In attesa del lancio dei nuovi modelli sul mercato ci auguriamo che la nostra storia possa durare per altre 10, 100, 1000 barche.

 

GALLERY: alcuni modelli del Cantiere del Pardo sui quali abbiamo lavorato

 

 

SEMINARIO DI FORMAZIONE 3 CFP: la barca tra le norme – visite a bordo delle unità da diporto

L’ Ordine degli Ingegneri di Genova insieme ad ENAVE – Ente Navale Europeo S.r.l propone, un seminario tecnico per illustrare la nuova concezione di visita tecnica sulle imbarcazioni da diporto.

Questo seminario è il primo appuntamento tecnico dopo l’entrata in vigore del Nuovo Codice della Nautica da Diporto e la piena applicazione della direttiva 2013/53/UE alle imbarcazioni da diporto.

La visita di rinnovo del certificato di sicurezza, alla luce delle nuove norme, non deve essere solo un controllo, ma una occasione di confronto tra il diportista e il tecnico dell’Organismo Notificato. Tale occasione sarà infatti utile per rivedere insieme  la struttura e le sistemazioni impiantistiche della imbarcazione da diporto e per rendere consapevole lo stesso diportista sugli aspetti della sicurezza in mare.

Durante il seminario verranno affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale e saranno illustrate le procedure che i tecnici devono rispettano durante i controlli a bordo anche tramite la presentazione di case history da parte degli operatori del settore.

 

 

Programma

14.15 – 14.30

Registrazione dei partecipanti

14.30 – 14.40

Introduzione ai lavori e saluti iniziali

Ing. Maurizio Michelini  Presidente Ordine Ingegneri Genova

Moderatore

Ing. Giuseppe Macolino Amministratore di ENAVE

 

14.40 – 15.15

La conduzione della visita di rinnovo del certificato di sicurezza

Ing.Giovanni D’Aloia Ingegnere Navale – Tecnico Operativo ENAVE

15.15 – 15.50

La visita ispettiva per l’iscrizione alle Amministrazioni di Bandiera

Ing. Andrea Pippa –  Ingegnere Navale – Tecnico Operativo ENAVE

15.50 – 16.25

La visita per le certificazioni volontarie finalizzate ai test di laboratorio

Ing. Luca Frausini  Enave Linset

 

16.25 – 16.45 Pausa

 

 16.45 – 17.25

Aspetti legali delle visite a bordo delle imbarcazioni

Avv. Roberta CaragnanoStudio Legale Caragnano

 17.25 – 18.00

Visite di sicurezza “non sono tutte uguali” case history

Ing. Alessandro Suardi. –  Ingegnere Navale – Capo struttura di valutazione ENAVE

 

18.00 – 18.15 Conclusioni

 

 

CREDITI FORMATIVI

Il riconoscimento di 3 CFP al presente seminario è stato autorizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova, che ne ha valutato anticipatamente i contenuti formativi professionali e le modalità di attuazione.

ISCRIZIONE AL SEMINARIO e QUOTA D’ISCRIZIONE

Il seminario è gratuito e aperto a tutti gli Ingegneri e agli Architetti iscritti ai rispettivi ordini professionali. L’iscrizione dovrà avvenire esclusivamente online attraverso la piattaforma dedicata dell’Ordine degli Ingegneri di Genova: CLICCANDO QUI. Il numero massimo di partecipanti è di 40. Per accedere all’interno del Salone Nautico di Genova sarà sufficiente presentarsi al desk accrediti con la mail di conferma della partecipazione al seminario.

ASSENZE

Al fine del rilascio dei crediti non sono consentite assenze neppure parziali, e non sono previsti rimborsi in caso di mancato rilascio dei crediti.

 

scarica la locandina dell’evento

 

 

La nostra convenzione con l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia

Con piacere comunichiamo la convenzione messa in atto con l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia.

Qualche settimana fa ci siamo recati a Roma presso la sede di ANMI, dove è stata sottoscritta la convenzione tra l’Ammiraglio di Squadra in riserva Paolo Pagnottella – Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e l’Ing. Giuseppe Macolino Amministratore Unico di Ente Navale Europeo.

Alla cerimonia della firma erano presenti inoltre: l’Ing. Francesco Prinzivalli – Socio di ENAVE, Il Contrammiraglio Genio Navale in riserva Ing. Fabio Matera Socio ANMI e Tecnico di ENAVE per la zona di Roma, Il Contrammiraglio in riserva Beppe Tommasiello dell’ufficio attività staturarie e regolamentari dell’ANMI.

Siamo orgogliosi di aver stretto questo sodalizio che permetterà ai soci di accedere ad una speciale scontistica a loro riservata.

ANMI è un’Associazione, apolitica e senza fini di lucro, è la libera unione di coloro che sono appartenuti o appartengono senza distinzione di grado, alla Marina Militare e che, consapevoli dei propri doveri verso la Patria, intendono mantenersi uniti per meglio servirla in ogni tempo.

Lo spirito di gruppo che sta alla base dell’Associazione, il loro impegno per tenere vivo l’amore per la vita marinaresca sono ampiamente condivisi da ENAVE.

I singoli centri territoriali di ANMI sono veri e propri centri di aggregazione, promozione, sviluppo delle iniziative e informazioni sulla vita marinara, la sua cultura, la sua tradizione: in esse, ogni cittadino trova risposta a sue curiosità e necessità che attengano al mare, la Marina, l’ambiente, la protezione, il soccorso, lo sport, la vita, la storia.

In collaborazione con ANMI, ENAVE organizzerà incontri e momenti formativi ed informativi rivolti ai propri soci, aventi come argomento certificazioni ed ispezioni nautiche, con la speranza che questa collaborazione possa durare a lungo nel tempo in maniera proficua.

Per maggiori info clicca qui

regate d'altura ENAVE

La Federazione Internazionale della Vela accredita ENAVE per la verifica delle barche da regata offshore.

 

Con orgoglio annunciamo che dal mese di giugno, siamo tra gli unici 6 Organismi Notificati al mondo a poter svolgere il servizio di certificazione delle imbarcazioni per le regate d’altura.

Il World Sailing che si occupa principalmente di Olimpiadi, sovrintende – tramite le federazioni nazionali – anche l’organizzazione di tutte le regate del mondo e redige il Regolamento Internazionale di Regata.

Per quelle di altura esiste un’integrazione al Regolamento di Regata che si chiama Offshore Special Regulation (OSR). Questo regolamento disciplina sia la costruzione delle barche che la preparazione tecnica dei velisti. Tutte le barche che vogliono partecipare alle regate più prestigiose ed impegnative devono attenersi alle regole dell’OSR Structural Plan Review.

Grazie alla nostra competenza siamo stati selezionati per revisionare e approvare i piani strutturali delle barche che intendono partecipare a regate offshore, e per accertarne la conformità agli standard internazionali ISO. Il riconoscimento viene conferito esclusivamente agli organismi notificati in grado di eseguire valutazioni, e rilasciare certificati CE per la direttiva europea, sulle imbarcazioni da diporto e che inoltre hanno dimostrato grande esperienza con barche a vela con zavorra, gestiscono un sistema di gestione della qualità riconosciuto ISO e sono sottoposti a regolari controlli da parte del loro ente nazionale di accreditamento.

“Davvero felici di essere giunti ad un traguardo come questo” – sono le parole dell’Amministratore Delegato di ENAVE Giuseppe Macolino, che prosegue dicendo – “un importante riconoscimento per un Organismo Notificato così giovane come il nostro. Siamo pronti a dare il meglio e a portare il nostro contributo anche alle riunioni di revisione dell’OSR Structural Plan e delle Offshore Special Regulation visto che toccano temi così importanti come la sicurezza in mare, argomento che a noi sta particolarmente a cuore”

Per maggiori dettagli sul nostro servizio clicca qui.

Un caso esemplare: l’EQA certificazione volontaria per la qualità applicata alla vetroresina per imbarcazioni.

ENAVE Quality AssessmentEQA – è una certificazione volontaria che attesta l’elevata qualità di qualsiasi prodotto o servizio presente nella filiera nautica.

Le nostre competenze, relative a regolamenti di classifica, direttive europee e standard internazionali di unificazione sono ufficialmente riconosciute dalla Comunità Economica Europea.

Per ottenere la certificazione volontaria ogni prodotto o servizio viene sottoposto dallo staff tecnico di Enave, ad un Disciplinare Tecnico fondato su standard qualitativi internazionali che stabilisce mediante esami documentali, audit in sito, prove di laboratorio e test mirati, le perfomance globali del prodotto/servizio e le misura rispetto a quanto attualmente sul mercato.

Nel caso specifico riportiamo la nostra esperienza nell’applicazione dell’EQA alla vetroresina utilizzata per la costruzione di un’imbarcazione a motore, grazie alla quale il cantiere ha potuto misurare la qualità del prodotto realizzato.

Abbiamo operato nell’ambito dei controlli non distruttivi NDT (Non Destructive Testing) optando per una particolare tecnica combinata tra la termografia e gli ultrasuoni.

In questo modo siamo stati in grado di massimizzare l’efficacia delle analisi, sfruttando la versatilità della termografia, capace di indagare vaste aree senza soluzione di continuità, e l’accuratezza dell’ultrasuono che riesce a verificare nel dettaglio ed in profondità l’eventuale non conformità, laddove la termografia rilevi eventuali anomalie.

Attraverso questo processo è stato possibile individuare e classificare le discontinuità presenti nel materiale: porosità, bolle, vuoti, delaminazioni, scarsa/mancata impregnazione, scollamenti, inclusioni, discontinuità), valutare l’integrità strutturale del manufatto nonchè valutare gli spessori dei laminati monolitici e la relativa rispondenza ai disegni progettuali.

In questo modo siamo stati in grado di fornire al committente un duplice risultato:

  • L’indicazione diretta sull’imbarcazione delle difettosità individuate, classificate con un codice alfanumerico che fornisce indicazioni circa la profondità, l’estensione e la tipologia delle stesse.
  • Un report finale in cui si riportano anche informazioni più dettagliate sui difetti stessi e dati aggiuntivi sulla metodologia d’indagine, sugli spessori rilevati, sulla conformità con i disegni progettuali, nonché un’accurata documentazione fotografica.

Permettendo così al Committente di porre rimedio ad eventuali non conformità, ed immettere sul mercato un prodotto con un elevato standard qualitativo e per giunta certificato.

ENAVE Quality Assessment è infatti anche un riconoscimento del proprio impegno nel costruire prodotti o nell’offrire servizi eccellenti. Dotarsi della certificazione volontaria EQA dimostra la propria volontà nel “fare bene” e migliora la propria immagine e visibilità a livello locale e internazionale.

ENAVE Quality Assessment – EQA misura la tua passione nel fare!

Poiché ENAVE Quality Assessment è una certificazione volontaria, rientra nelle attività aziendali di ricerca e sviluppo e, in quanto tale, l’azienda può beneficiare delle agevolazioni relative al credito di imposta previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 .

 

Tutte le novità del nuovo Codice della Nautica

Il 13 febbraio 2018 è entrato in vigore il nuovo Codice della Nautica da Diporto con il Decreto legislativo 3 novembre 2017, n.229, che revisiona e integra il Decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171.

In maniera sintetica riportiamo le maggiori novità che semplificheranno, riduranno la burrocrazia e modernizzeranno tutto il settore:

  • Introduzione del Registro Telematico delle imbarcazioni: attraverso la targa si potrà immediatamente riscontrare le caratteristiche dell’imbarcazione, la storia, il libretto nautico, licenza di navigazione, attraverso cui si avrà la certezza dei diritti dell’imbarcazione.
  • Introduzione dello STED Sportello Telematico per i diportisti: che assumerà il compito di rilascio della licenza di navigazione occupandosi anche degli aggiornamenti, diritto esteso anche agli utilizzatori in leasing.
  • Definizione e semplificazione delle procedure di iscrizione, compra/vendita di imbarcazioni da diporto e definizione di un termine di 20 gg (7 gg per i duplicati) per il rilascio dei documenti da parte dello STED.
  • Introduzione del “Bollino Blu” adesivo da attaccare sulla barca in maniera visibile che attesta che l’imbarcazione è stata sottoposta a controlli preventivi su: regolarità della documentazione, dotazioni di sicurezza e versamento della tassa di possesso, con validità per l’intera stagione balneare (giugno/settembre).
  • Istituzione della Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica, studiata per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica.
  • Istituzione di un Archivio telematico in sostituzione di quello cartaceo.
  • Ampliamento dei servizi delle strutture ricettive portuali con l’inclusione dell’assistenza all’ormeggio e al traino in mare per natanti e imbarcazioni (fino a 24 metri).
  • Introduzione di un Passenger yacht code italiano per le imbarcazioni che trasportano più di 12 ma meno di 36 passeggeri prevista adozione di un apposito regolamento.
  • Riforma della patente nautica e Anagrafe Nazionale delle Patenti Nautiche.
  • Introduzione e definizione di nuove figure professionali: Ufficiale di navigazione del diporto di 2° classe, Mediatore del diporto, Istruttore di vela.
  • Ridefinizione della disciplina delle Scuole nautiche e dei Centri di formazione per la nautica (circoli sportivi e associazioni).
  • Introduzione di una patente limitata D, con limitazioni per scafo, potenza dei motori installati, ai limiti di navigazione, e l’anagrafe delle patenti.
  • Disciplina del transito delle unità da diporto. L’accosto gratuito è concesso fino a 4 ore (massimo 3 volte nel mese), nella fascia diurna stabilita dal concessionario stesso. Le tariffe del transito sono pubbliche. I porti a secco vengono equiparati alle altre strutture della portualità turistica.
  • Introduzione del danno ambientale.
  • Elevamento delle sanzioni pecuniarie, ammettendo il pagamento di 1/3 del massimo o del doppio del minimo (nella misura più favorevole).
  • Istituzione della “Giornata del Mare” nella data dell’11 di aprile a favore della formazione sul tema, negli istituti scolastici.

Scarica il testo completo, o consulta l’esperto per maggiori informazioni.

Non perdere tutti i nostri servizi in ambito nautico e navale

 

Responsabilità degli operatori del turismo marittimo: unità galleggianti, difficoltà e opportunità per i produttori

Oggi in Italia, sempre più Capitanerie di Porto, richiedono agli operatori del turismo marittimo, nel rispetto dei criteri di sicurezza della balneazione e navigazione, una forte attenzione e presa di responsabilità nei confronti delle unità galleggianti utilizzate a scopo ricreativo e di noleggio ai fini turistici come ad esempio: gommoni, pedalò, kite e wind surf, banana boat, etc.

Il fatto che talune unità non rientrino nell’ambito di applicazione dalla direttiva 2013/53 in materia di certificazione CE ad opera di organismo notificato, se da una parte può sembrare un’agevolazione sia economica che burocratica, dall’altra, alla luce della tendenza sempre maggiore delle capitanerie di emanare ordinanze a tutela della balneazione sicura, anche per mezzi da spiaggia a remi o a pedali, espone gli operatori al rischio elevato di acquistare prodotti, sì presenti sul mercato, ma che non rispettano gli opportuni requisiti di sicurezza, in quanto non “controllati” da un ente tecnico terzo che ne verifica la progettazione e costruzione.

Utilizzare prodotti potenzialmente non sicuri, espone le imprese a rischi elevati in quanto responsabili di eventuali danni a terzi derivanti dall’utilizzo del mezzo.

Sempre più operatori del turismo marittimo e balneare si stanno, quindi, orientando verso l’acquisto di articoli che vengono preventivamente testati e verificati ad opera di professionisti del settore.

Sempre più cantieri e aziende produttrici di pedalò, gonfiabili e altre unità analoghe, nell’ambito delle certificazioni volontarie di qualità, si stanno rivolgendo a noi, per avvalersi della nostra consulenza sia in fase progettuale, sia per la successiva fase di test e prove.

Abbiamo ha infatti elaborato uno speciale standard di certificazione volontaria: EQA – ENAVE Quality Assessment – che accerta l’elevata qualità di qualsiasi prodotto o servizio presente nella filiera nautica.

 

Per maggiori informazioni o per un preventivo gratuito contattaci in qualsiasi momento, risponderemo tempestivamente e valuteremo insieme anche eventuali possibilità di finanziamento agevolato.

 

 

 

 

La fiera internazionale Boot conferma la sua posizione di leader nel mercato mondiale.

Come ogni anno, non potevamo mancare a questa importante fiera internazionale.

La Kermesse, che il prossimo anno festeggerà il suo 50esimo compleanno, nella sua edizione 2018 stabilisce un nuovo record come numero di visitatori, sempre più giovani.

Disposti su 220.000 metri quadrati di spazio espositivo ben 1.923 espositori provenienti da 68 paesi diversi hanno presentato yacht, barche e accessori per tutte le attività di sport acquatici.

Il CEO di Messe Düsseldorf, Werner M. Dornscheidt ha dichiarato: “Queste cifre sono uniche nel settore. Nessun’altra fiera riflette l’intero mercato mondiale in tutta la sua diversità così come Boot di Düsseldorf. ”

La fiera ha accolto, infatti, 247.000 ospiti provenienti da 94 diversi paesi (2017: 242.000 visitatori), riuscendo così anche ad aumentare il numero di visitatori internazionali: provenienti per la maggior parte da Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Italia, Austria e Francia. Mentre la maggior parte degli operatori commerciali è arrivata da Stati Uniti, Cina e Australia.

Questi risultati confermano che l’industria marittima sta beneficiando della situazione economica generale positiva in tutta Europa. I produttori si aspettano che lo stimolo fornito da Boot Düsseldorf porti a una sostanziale crescita delle vendite nel segmento delle nuove imbarcazioni, che mostra una tendenza precisa verso barche più grandi sia nel settore della vela che in quello delle barche a motore.

Nell’ottica della costante crescita Enave si impegna a partecipare a questi grandi eventi internazionali, che mostrano benefici sia in termini di partnership che di nuovi contatti. Respirare un’aria cosmopolita ci permette di confrontarci costantemente con le novità provenienti da tutto il mondo e ci stimola ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avangiardia.

photo: Messe Düsseldorf/ctillmann

MARCATURA CE, questa sconosciuta – PARTE 2

Con l’ausilio della Guida Blu al CE 2016 della Commissione Europea, vogliamo riportare alcune delle domande più frequenti che vengono fatte in merito alla Marcatura CE, valide anche per le imbarcazioni da diporto. Con questo secondo articolo si conclude il nostro focus sulla Marcatura CE, in caso i vostri dubbi non si siano risolti, potete contattarci e saremo lieti di supportarvi.

 

La marcatura CE è obbligatoria? E in tal caso, per quali prodotti?

Sì, la marcatura CE è obbligatoria. Tuttavia si deve apporre solo sui prodotti rientranti nell’ambito di applicazione di uno o più atti di armonizzazione dell’Unione Europea che prevedono la Marcatura CE prima dell’immissione sul mercato dell’Unione. Esempi di prodotti che rientrano negli atti di armonizzazione dell’Unione che prevedono la marcatura CE sono giocattoli, materiale elettrico, macchine, dispositivi di protezione individuale e ascensori. La marcatura CE non deve essere apposta sui prodotti che non sono disciplinati dalla normativa che la prevede.

 

Qual è la differenza tra la marcatura CE e altri marchi? È consentito apporre altri marchi su un prodotto recante la marcatura CE?

La marcatura CE è l’unico marchio che attesta che il prodotto è conforme a tutti i requisiti essenziali della normativa di armonizzazione dell’Unione che ne prevede l’apposizione. Un prodotto può recare anche altri marchi a condizione che non abbiano lo stesso significato della marcatura CE, non possano creare confusione con la stessa e non ne limitino la visibilità e la leggibilità. A tale proposito è possibile utilizzare altri marchi solo se contribuiscono a migliorare la tutela del consumatore e non sono disciplinati dalla normativa di armonizzazione dell’Unione europea.

 

Chi vigila sull’uso corretto della marcatura CE?

Al fine di garantire l’imparzialità delle attività di vigilanza del mercato, il controllo della marcatura CE è di competenza delle autorità pubbliche degli Stati membri, in cooperazione con la Commissione europea.

 

Quali sono le sanzioni per la contraffazione della marcatura CE?

Le procedure, misure e sanzioni previste in caso di contraffazione della marcatura CE sono contenute nel diritto ammini­strativo e penale dei singoli Stati membri. A seconda della gravità dell’infrazione, gli operatori economici sono soggetti a una multa e, in talune circostanze, a una pena detentiva. Tuttavia se si ritiene che il prodotto non presenti un rischio immediato per la sicurezza, il fabbricante può vedersi concedere una seconda opportunità per renderlo conforme alla normativa pertinente, prima di essere obbligato a ritirarlo dal mercato.

 

Quali implicazioni può avere l’apposizione della marcatura CE per fabbricante/importatore/distributore?

La responsabilità di garantire la conformità dei prodotti e di apporre la marcatura CE spetta ai fabbricanti, ma anche gli importatori e i distributori rivestono un ruolo fondamentale nell’assicurare che siano immessi sul mercato solo i prodotti conformi alla normativa e recanti la marcatura CE. Queste procedure contribuiscono a rafforzare i requisiti dell’UE in materia di salute, sicurezza e protezione ambientale, e al contempo favoriscono la concorrenza leale poiché si basano su regole comuni per tutti gli attori coinvolti.

Quando le merci sono prodotte in paesi terzi e il fabbricante non è rappresentato nel SEE, gli importatori devono assicurarsi che i prodotti che immettono sul mercato siano conformi ai requisiti applicabili e non rappresentino un rischio per i consumatori europei. L’importatore è tenuto a verificare che il fabbricante avente sede al di fuori dell’UE abbia rispettato le necessarie procedure e che la relativa documentazione sia disponibile qualora se ne faccia richiesta.

Pertanto gli importatori devono possedere una conoscenza generale dei rispettivi atti di armonizzazione dell’Unione e hanno l’obbligo di collaborare con le autorità nazionali qualora sorga un problema. Gli importatori dovrebbero ricevere un’assicurazione scritta dal fabbricante in base alla quale avranno accesso alla documentazione necessaria — come la dichiarazione UE di conformità e la documentazione tecnica — e saranno in grado di fornirla alle autorità nazionali qualora ne facciano richiesta. Gli importatori dovrebbero anche assicurarsi di essere in grado di mettersi in contatto con il fabbricante in qualsiasi momento.

Più avanti nella catena di fornitura, i distributori rivestono un ruolo fondamentale nell’assicurare che siano presenti sul mercato solamente i prodotti conformi e sono tenuti ad agire con la dovuta attenzione per garantire che la movimen­tazione dei prodotti non ne pregiudichi la conformità. Il distributore deve possedere anche una conoscenza di base delle prescrizioni legislative — incluse le tipologie di prodotti che devono recare la marcatura CE e la documentazione di accompagnamento — e dovrebbe essere in grado di riconoscere un prodotto chiaramente non conforme.

I distributori devono essere in grado di dimostrare alle autorità nazionali di aver agito con diligenza e di aver ricevuto una dichiarazione del fabbricante o dell’importatore a garanzia del fatto che sono state prese le misure necessarie. Inoltre il distributore deve essere in grado di assistere le autorità nazionali nei loro sforzi per ricevere la documentazione richiesta.

Se l’importatore o il distributore immette sul mercato un prodotto avvalendosi del suo nome, si assume anche le respon­sabilità del fabbricante. In tal caso deve disporre di informazioni sufficienti sul progetto e sulla produzione del prodotto, poiché nell’apporre la marcatura CE se ne assume la responsabilità legale.