Consigli per la manutenzione dell'impianto elettrico di una barca

Consigli per la manutenzione dell’impianto elettrico di una barca

Il fai da te ha un fascino irresistibile, non importa l’ambito. Anche tra i proprietari di unità  da diporto, la maggior parte preferisce sistemare da sé eventuali problemi e malfunzionamenti, specie se percepiti di piccola entità. Come, per esempio, quelli legati all’impianto elettrico.

L’impianto elettrico delle barche

L’impianto elettrico di un’imbarcazione è alimentato a corrente continua ed è generalmente composto da:

  • batteria motore
  • batteria servizi
  • stacca batterie
  • quadri di distribuzione o comando

Come quasi ogni componente di una barca, necessita di essere controllato periodicamente, in particolare se non di recente fattura.

Molti diportisti preferiscono farlo in autonomia e sistemare per conto loro le possibili avarie. Di per sé questo non è un problema, tuttavia se non si è molto esperti si rischia di causare più danni che altro, mettendo in pericolo la sicurezza a bordo: è quindi importante conoscere bene le basi di una corretta manutenzione.

Le basi di un impianto elettrico: corrente e voltaggio

Innanzitutto, ricordiamoci che:

  • il voltaggio si misura in volt (V)
  • la corrente si misura in ampere (A)
  • la potenza si misura inwatt (W)
  • la resistenza si misura in ohm (Ω)

Tutti noi sappiamo che un alto voltaggio può essere letale, ma questo non significa che un sistema alimentato da soli 12V o 24V, come quello di gran parte delle imbarcazioni da diporto, sia meno pericoloso.

Molti credono che, visto il valore basso, si possono toccare i cavi senza troppi problemi. Tuttavia, la corrente che vi circola ha spesso livelli di amperaggio molto alti.

Questo spiega perché un cortocircuito casalingo crei al massimo una piccola scintilla, magari facendo saltare un fusibile. Sulle barche, invece, un cortocircuito spesso porta a un forte flash, che rischia di dar fuoco ai cavi poiché l’energia sprigionata è molto più elevata.

Cosa tenere a mente per prevenire incendi a bordo

Nella stragrande maggioranza dei casi, gli incendi a bordo di un’imbarcazione sono causati da malfunzionamenti del sistema elettrico.

Dobbiamo quindi prestare particolare attenzione allo stato di cavi, connettori e batterie e sostituirli ove necessario.

Inoltre, come regola generale, ricordiamoci che, quando la corrente è elevata, è importante che la resistenza sia bassa. Quindi dobbiamo assicurarci che:

  • tutti i connettori devono essere ben serrati;
  • meno giunzioni  ci sono, meglio è (ogni nuova giunzione aggiunge un po’ di resistenza).

Cavi e connettori

Se devi sostituire uno o più cavi, preferisci sempre cavi multifilari. Quelli a filo singolo, infatti, con il passare del tempo tendono a rompersi più facilmente.

Inoltre, meglio optare per cavi stagnati, così da prevenire corrosioni future.

Presta attenzione anche ai fusibili:

  • deve essercene almeno uno;
  • deve essere compatibile con le dimensioni del cavo (utilizza gli strumenti giusti, non provare soluzioni creative, tutti i componenti devono essere crimpati bene*);
  • deve bruciare prima che il cavo si sciolga.

* Per essere certo di non combinare guai, puoi comprare dei cavi pre-crimpati nei negozi specializzati.

Le batterie: regole generali

Prima di vedere quando sia il caso cambiare le batterie, vediamo alcuni assunti generali relativi al banco batterie:

  • le batterie devono essere dello stesso tipo, stessa età e stessa capacità;
  • se sostituisci solo una delle batterie, quelle nuova invecchierà più velocemente, portandosi allo stesso livello della vecchia;
  • servirebbero almeno due batterie per il motore, o almeno la possibilità di connettere facilmente un’altra batteria se quella del motore andasse in avaria;
  • la batteria motore utilizza molta corrente, per un breve periodo di tempo;
  • la batteria servizi utilizza poca corrente, per un periodo di tempo prolungato.

Le batterie: ottimizzare la carica

Se non navighi per un po’, ricorda che le batterie devono essere lasciate cariche quando non in uso. In particolare, per quanto riguarda le batterie al piombo:

  • se le lasci inutilizzate con carica al 50%, dureranno per altri 200 cicli
  • se le lasci carica al 70%, reggeranno altri 1200 cicli

Le batterie AGM e Gel, invece, hanno cicli di carica molto più lunghi.

Inoltre, se desideri prolungare la vita delle batterie, assicurati di:

  • avere tutti i connettori correttamente crimpati
  • pulire una volta all’anno il banco batterie, controllare che non ci siano segni di perdite o corrosione, controllare la ventilazione e ispezionare il fissaggio
  • risparmiare energia spegnendo le utenze che non utilizzi

N.B: puoi verificare la carica aiutandoti con un voltmetro digitale che mostri almeno due decimali.

Le batterie: verifica del loro stato

Per capire se sia il caso o meno di cambiare una batteria, devi fare controlli periodici, soprattutto mano mano che invecchia l’impianto. Nella tabella qui sotto abbiamo riassunto alcune delle caratteristiche da verificare:

TEST Buono stato Cattivo stato
Danni visibili No
Età della batteria Sotto i 4 anni Più di 5-6 anni

 

Il voltaggio della batteria a riposo è tra 12.4V-12.8V?

 

Sì, bene.

Se no ed è sotto i 12.4V, prova a ricaricare la batteria: se mantiene il voltaggio per almeno un paio di ore dopo la carica può continuare ad essere usata.

Se no, carica la batteria: se il voltaggio è sotto i 10.4V o non supera i 12.4V, allora può essere che una delle celle sia andata in cortocircuito.

Le batterie: il sistema di carica

Un altro aspetto da considerare è come le batterie vengono caricate. La carica infatti richiede tempo (normalmente una batteria si carica di circa il 10% all’ora), quindi è importante disporre di un caricabatterie di qualità che non le danneggi.

Inoltre, il caricatore dovrebbe essere la prima cosa da connettere alla corrente una volta tornati in porto (soprattutto se hai una barca a vela) e non guasta mai poter contare anche su un generatore esterno o comunque una fonte alternativa. Anche un piccolo pannello solare con un regolatore di carica può, ad esempio, contrastare l’autoscarica delle batterie evitando così la necessità di lasciare per lunghi periodi la barca connessa all’impianto di terra.

Ricorda infine che, più è vecchia la tua imbarcazione, maggiore potrebbe essere la necessità di cambiare l’impianto elettrico e di carica. Questo soprattutto se hai aggiunto nel tempo diversi nuovi apparecchi elettrici (per esempio, nuove lampade, pompe, radar, tv, frigoriferi, ecc.), che possono arrivare ad assorbire molta più corrente, lasciandone meno per la ricarica delle batterie.