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Sicuramente non sono pratiche che gli armatori devono affrontare quotidianamente, ma è davvero importante essere al corrente di cosa si possa o non si possa fare e di quale sia l’iter corretto da seguire nel caso di sostituzione del motore principale di propulsione di un’imbarcazione.
Spesso la normativa vigente viene mal interpretata, ed è quindi opportuno affidarsi ad un Organismo Notificato per risolvere ogni dubbio.
Noi lo abbiamo fatto, e abbiamo chiesto all’Ing. Navale Giuseppe Macolino, socio fondatore di ENAVE Ente Navale Europeo (azienda che offre servizi di valutazione per certificati di sicurezza e marcature CE nell’ambito della nautica da diporto) di risolvere tutti i nostri dubbi.
Distinguiamo quindi subito i due casi che possono presentare:
Per quello che riguarda le imbarcazioni marcate CE va subito detto che hanno meno “libertà” d’azione rispetto alle NON marcate CE. Vale a dire che la sostituzione del motore di propulsione può essere effettuata solo entro i limiti di potenza massima e peso stabiliti dal fabbricante (della barca) e riportati, unitamente al tipo di motore utilizzabile (entrobordo, entrofuoribordo, fuoribordo, a scoppio o diesel) nella “Dichiarazione di Conformità CE”.
L’imbarco di un motore di potenza e peso superiori (anche solo di 1 HP) a quelli prestabiliti dal fabbricante, o di diversa tipologia (qualora non prevista dal fabbricante) comportano una rimarcatura CE dell’unità, a carico del proprietario della barca stessa. È necessario quindi, a meno che non si vogliano sostenere i costi onerosi per una nuova marcatura o subire sanzioni salatissime, riferirsi a questi parametri tecnici validi sia per i natanti (unità sotto i 10m di lunghezza non iscritti al RID) sia per le imbarcazioni, cioè le unità iscritte.
In questo caso, la sostituzione del motore principale, non deve seguire alcuna procedura tecnica e amministrativa. Possiamo solo consigliare, nel caso che il motore non venga sostituito dallo stesso costruttore della barca, di richiedere ad un Organismo Notificato la verifica della “corretta” nuova installazione, per evitare qualsiasi errore.
L’iter per la sostituzione del motore principale, prevede questi passaggi:
Per quello che concerne le imbarcazioni NON marcate CE come pocanzi accennato, esse godono di vincoli tecnici meno rigidi in caso di sostituzione del motore.
Riportiamo uno stralcio della Circolare n. 0730401 Prot. 19256 del 15/11/2013 emessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui si deve fare riferimento:
Le imbarcazioni interessate da una rimotorizzazione che non comporti l’aumento del quindici per cento massimo della potenza del motore tale da essere considerata modifica non rilevante, può essere sottoposta a visita di convalida del certificato di sicurezza sempreché i requisiti essenziali di omologazione. L’Organismo Notificato verifica, sotto la propria responsabilità, che la verifica del motore non abbia comportato variazioni sostanziali alla galleggiabilità, nonché al massimo carico trasportabile, in persone e bagagli, o alla manovrabilità e non siano state apportate modifiche alla struttura dell’imbarcazione, sia per motore entrobordo che fuoribordo, tali da inficiare la sicurezza. Nel caso contrario, l’unità deve essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura secondo i dettami dell’art.9 del citato Decreto Legislativo 171/05 (procedura di valutazione successiva alla costruzione);
Per le unità interessate da una rimotorizzazione che comporti l’aumento oltre il quindici per cento massimo della potenza del motore, si ritiene che tale modifica abbia conseguenze dirette sui requisiti essenziali di sicurezza, con particolare riferimento alla struttura ed alla stabilità e manovrabilità e che, pertanto, l’unità debba essere considerata alla stregua di nuova costruzione. Essa dovrà conseguentemente essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura CE, secondo i dettami dell’art 9 del citato Decreto Legislativo (procedura di valutazione successiva alla costruzione).
Le imbarcazioni non marcate CE, in sintesi, possono procedere allo sbarco/imbarco motore, con aumento della potenza motrice che non comporti un aumento maggiore del 15% massimo della potenza del motore riportata nei dati di omologazione, in forza della Dichiarazione d’ idoneità rilasciata, previo accertamento tecnico, da un Organismo Notificato. Va subito detto, però, che la Dichiarazione d’ idoneità non si ottiene in “automatico” e l’Organismo Notificato o Affidato può ovviamente anche negarla in caso di accertata non conformità della barca, nella sua nuova “configurazione”, a requisiti di sicurezza.
Sarebbe quindi opportuno far valutare, in via preliminare e prima di procedere al nuovo acquisto, se la sostituzione del motore di bordo rispetta i parametri stabiliti dall’Ente tecnico.
Per il resto, valgono le procedure amministrative esposte per le imbarcazioni marcate CE: nulla osta sbarco/imbarco motore; istanza per il rilascio di una nuova licenza di navigazione e di convalida (o rilascio) del certificato di sicurezza, con allegata l’attestazione d’ idoneità dell’ Organismo Notificato e la dichiarazione di potenza del costruttore del motore.
ENAVE – Ente Navale Europeo compie gli anni!
Correva l’anno 2012, ed era proprio il 24 maggio, quando il nome della nostra azienda veniva pubblicato per la prima volta sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Quel giorno, l’autorizzazione da parte del Ministero dei Trasporti e del Ministero dello Sviluppo Economico a operare come Organismo Notificato ci ha riempiti di orgoglio e felicità, segnando l’inizio della nostra avventura. Siamo partiti con pochi operatori, ma con tanta voglia di fare e di innovare.
Il nostro obiettivo era chiaro: creare una società giovane e dinamica per operare nel settore della nautica da diporto con integrità professionale, competenza tecnica e indipendenza.
Oggi, ENAVE Ente Navale Europeo festeggia cinque anni di attività. In questo tempo, siamo diventati una realtà conosciuta e consolidata nel settore, grazie all’energia e al lavoro di squadra che abbiamo investito.
Siamo orgogliosi di essere uno dei punti di riferimento della cultura nautica in Italia, contando su una rete di oltre 50 collaboratori, la maggior parte dei quali sono ingegneri navali.
In questi primi cinque anni, abbiamo emesso più di 1500 certificati di rinnovo per le annotazioni di sicurezza e oltre 120 certificazioni CE per nuove imbarcazioni. Molti cantieri navali ci hanno scelto e continuano a sceglierci per le certificazioni CE dei loro nuovi modelli.
Non ci consideriamo certo arrivati. Al contrario, continuiamo a impegnare con determinazione le nostre risorse per esplorare nuovi spazi nel mercato della nautica. La nostra più grande motivazione è la consapevolezza che ENAVE Ente Navale Europeo è una squadra dinamica composta da persone che hanno creduto e continuano a credere in questo progetto.
Oggi, spegnendo le candeline del nostro quinto anniversario, esprimiamo desideri per il futuro e ringraziamo tutto il nostro personale, i collaboratori e i partner. Speriamo di continuare a navigare insieme ancora per tante miglia.
Ing. Francesco Prinzivalli
Ing. Giuseppe Macolino
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Il 9 aprile a Milano, nelle sale dalla Lega Navale sezione Lombardia, abbiamo organizzato, in collaborazione con Atena – Associazione di Tecnica Navale e con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano il seminario “La progettazione nautica e la marcatura CE per le unità da diporto”,
L’incontro, atto al conseguimento di crediti formativi e patrocinato da Aspronadi – Associazione Progettisti Nautica da Diporto, ha visto la partecipazione di una cinquantina di professionisti iscritti agli ordini degli ingegneri e degli architetti.
Durante il pomeriggio, sono stati affrontati i temi che costituiscono l’apparato normativo attuale, illustrando le procedure che il fabbricante deve rispettare, con l’ausilio degli Organismi Notificati, per l’ottenimento della marcatura CE. Certificazione necessaria alla commercializzazione delle unità da diporto. Sono state, altresì, illustrate le procedure della formazione del fascicolo tecnico e della post costruzione, anche grazie alla presentazione di case history e di esperienze dirette da parte di esperti del settore.
Al termine dei lavori i partecipanti hanno mostrato forte interesse per i temi trattati, sia perché il seminario è stato condotto e realizzato in maniera esaustiva e professionale, sia grazie alla partecipazione di referenti di aziende del settore che, con esempi pratici, e il racconto diretto, hanno offerto ottimi spunti di riflessione alla platea presente.
Al seminario sono intervenuti:
Dott. Bruno Della Loggia – Presidente ATENA Lombardia
Ing. Giovanni Ceccarelli – Presidente ASPRONADI
Ing. Giuseppe Macolino- Ingegnere Navale – ENAVE
Ing. Davide Tagliapietra – Ingegnere STYacht
Ing. Francesco Prinzivalli – Ingegnere Navale – ENAVE.
Maurizio e Alessio Casati – Yachting Design
Ing. Alessandro Suardi – Ingegnere Navale – ENAVE
Paolo Portinari – Rossoragno e H3o Yacth Design
Ing. Valeria Ribaldi – Ingegnere Navale – ENAVE
La barca dei nostri sogni non deve solo farci emozionare, ma deve anche garantire comfort e sicurezza, sia con mare calmo che in condizioni meteo avverse. La diffusione della cultura della sicurezza in mare è fondamentale per permettere agli armatori di gestire e mantenere correttamente le proprie imbarcazioni, assicurandosi che queste rispettino le normative vigenti.
Il certificato di sicurezza attesta che un’unità da diporto iscritta al Registro Imbarcazioni da Diporto (RID) è conforme alle norme tecniche e amministrative di sicurezza previste dalla legislazione nautica. Questo certificato ha una validità iniziale, dopo la quale viene rinnovato ogni cinque anni tramite una “visita periodica”. Tale procedura è obbligatoria per tutte le tipologie di imbarcazioni.
ENAVE – Ente Navale Europeo, come Organismo Notificato, offre su tutto il territorio nazionale servizi ispettivi per il rilascio, rinnovo e convalida del “Certificato di Sicurezza”. L’articolo 57 del Decreto 29 luglio 2008, n. 146 specifica che l’attestazione di idoneità viene rilasciata dopo una completa ispezione dell’unità, che comprende lo scafo, l’apparato motore, l’impianto elettrico e la protezione antincendio. A tale scopo, si seguono le prescrizioni del regolamento tecnico dell’Organismo Notificato prescelto.
Ciò che può sembrare un obbligo amministrativo è in realtà un’opportunità per valutare periodicamente la sicurezza della propria imbarcazione. È importante che l’armatore prepari l’imbarcazione per la visita ispettiva: la barca dovrebbe essere a secco, priva di ricoperture o teloni che ostacolano l’ispezione, e i paglioli all’interno dovrebbero essere tolti per permettere l’accesso alla sentina. Inoltre, tutti gli impianti dovrebbero essere testati in anticipo per verificarne il funzionamento, e dovrebbero essere controllate le date di scadenza dei tubi del gas e degli estintori.
Come le autovetture, che devono essere revisionate ogni due anni, anche le imbarcazioni, controllate ogni cinque anni, richiedono ispezioni scrupolose da parte di personale competente. È cruciale che l’armatore scelga un Organismo Notificato con comprovata competenza e professionalità, evitando chi offre servizi a prezzi stracciati a scapito della qualità.
ENAVE – Ente Navale Europeo opera tramite una rete di oltre 40 ingegneri navali e capitani di lungo corso sul territorio nazionale e nel Mediterraneo. L’obiettivo è elevare gli standard di sicurezza delle imbarcazioni e aumentare la consapevolezza degli armatori sulla necessità di una cura e manutenzione costante. Siamo pronti a collaborare con voi per la preparazione delle vostre imbarcazioni per la stagione 2017, garantendo un servizio di alta qualità e competenza.
Articolo di Ing. Giuseppe Macolino
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