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Documenti obbligatori da avere a bordo

È importante conoscere quali sono i documenti obbligatori da avere a bordo, sia per le imbarcazioni immatricolate battenti bandiera italiana che per i natanti (barche sotto i 10 m). Onde evitare multe salate, è bene verificare che i documenti siano in corso di validità.

I documenti che vengono richiesti duranti i controlli della Guardia Costiera o della Guardia di Finanza sono:

  • Licenza di navigazione. La vecchia licenza cartacea va aggiornata obbligatoriamente attraverso lo STED (Sportello Telematico del Diportista) in caso di passaggio di proprietà o all’aggiornamento del certificato di sicurezza.
  • Dichiarazione di potenza motore. In base all’art. 41 del D.L. 18 luglio 2005, n. 171 tutti i motori installati su qualsiasi unità da diporto (inclusi i tender) devono essere provvisti di assicurazione compreso l’eventuale motore ausiliario.
  • Polizza di assicurazione in corso di validità della barca (e del motore del tender).
  • Certificato di sicurezza in corso di validità.
  • Tabella delle deviazioni
  • Licenza di esercizio RTF per il VHF con codice di chiamata internazionale callsign MMSI e licenza RTF per ogni altra radio presente a bordo. Vedi modulistica sul sito del Mise. Attenzione, la licenza scade ogni 10 anni.
  • Revisione zattera. Certificato di validità / revisione della zattera di salvataggio, per navigazione oltre le 6M;
  • Patente nautica.

Inoltre, i documenti della barca e l’assicurazione sono richiesti dalle marine ogni volta che si ormeggia in transito.

Controlla sempre che i tuoi documenti siano sempre aggiornati.

Se noti che il tuo certificato di sicurezza deve essere rinnovato non esitare a contattarci telefonicamente 0721 186 6487

o alla mail: info@enave.it

Un caso esemplare: l’EQA certificazione volontaria per la qualità applicata alla vetroresina per imbarcazioni.

ENAVE Quality AssessmentEQA – è una certificazione volontaria che attesta l’elevata qualità di qualsiasi prodotto o servizio presente nella filiera nautica.

Le nostre competenze, relative a regolamenti di classifica, direttive europee e standard internazionali di unificazione sono ufficialmente riconosciute dalla Comunità Economica Europea.

Per ottenere la certificazione volontaria ogni prodotto o servizio viene sottoposto dallo staff tecnico di Enave, ad un Disciplinare Tecnico fondato su standard qualitativi internazionali che stabilisce mediante esami documentali, audit in sito, prove di laboratorio e test mirati, le perfomance globali del prodotto/servizio e le misura rispetto a quanto attualmente sul mercato.

Nel caso specifico riportiamo la nostra esperienza nell’applicazione dell’EQA alla vetroresina utilizzata per la costruzione di un’imbarcazione a motore, grazie alla quale il cantiere ha potuto misurare la qualità del prodotto realizzato.

Abbiamo operato nell’ambito dei controlli non distruttivi NDT (Non Destructive Testing) optando per una particolare tecnica combinata tra la termografia e gli ultrasuoni.

In questo modo siamo stati in grado di massimizzare l’efficacia delle analisi, sfruttando la versatilità della termografia, capace di indagare vaste aree senza soluzione di continuità, e l’accuratezza dell’ultrasuono che riesce a verificare nel dettaglio ed in profondità l’eventuale non conformità, laddove la termografia rilevi eventuali anomalie.

Attraverso questo processo è stato possibile individuare e classificare le discontinuità presenti nel materiale: porosità, bolle, vuoti, delaminazioni, scarsa/mancata impregnazione, scollamenti, inclusioni, discontinuità), valutare l’integrità strutturale del manufatto nonchè valutare gli spessori dei laminati monolitici e la relativa rispondenza ai disegni progettuali.

In questo modo siamo stati in grado di fornire al committente un duplice risultato:

  • L’indicazione diretta sull’imbarcazione delle difettosità individuate, classificate con un codice alfanumerico che fornisce indicazioni circa la profondità, l’estensione e la tipologia delle stesse.
  • Un report finale in cui si riportano anche informazioni più dettagliate sui difetti stessi e dati aggiuntivi sulla metodologia d’indagine, sugli spessori rilevati, sulla conformità con i disegni progettuali, nonché un’accurata documentazione fotografica.

Permettendo così al Committente di porre rimedio ad eventuali non conformità, ed immettere sul mercato un prodotto con un elevato standard qualitativo e per giunta certificato.

ENAVE Quality Assessment è infatti anche un riconoscimento del proprio impegno nel costruire prodotti o nell’offrire servizi eccellenti. Dotarsi della certificazione volontaria EQA dimostra la propria volontà nel “fare bene” e migliora la propria immagine e visibilità a livello locale e internazionale.

ENAVE Quality Assessment – EQA misura la tua passione nel fare!

Poiché ENAVE Quality Assessment è una certificazione volontaria, rientra nelle attività aziendali di ricerca e sviluppo e, in quanto tale, l’azienda può beneficiare delle agevolazioni relative al credito di imposta previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 .

 

La fiera internazionale Boot conferma la sua posizione di leader nel mercato mondiale.

Come ogni anno, non potevamo mancare a questa importante fiera internazionale.

La Kermesse, che il prossimo anno festeggerà il suo 50esimo compleanno, nella sua edizione 2018 stabilisce un nuovo record come numero di visitatori, sempre più giovani.

Disposti su 220.000 metri quadrati di spazio espositivo ben 1.923 espositori provenienti da 68 paesi diversi hanno presentato yacht, barche e accessori per tutte le attività di sport acquatici.

Il CEO di Messe Düsseldorf, Werner M. Dornscheidt ha dichiarato: “Queste cifre sono uniche nel settore. Nessun’altra fiera riflette l’intero mercato mondiale in tutta la sua diversità così come Boot di Düsseldorf. ”

La fiera ha accolto, infatti, 247.000 ospiti provenienti da 94 diversi paesi (2017: 242.000 visitatori), riuscendo così anche ad aumentare il numero di visitatori internazionali: provenienti per la maggior parte da Paesi Bassi, Belgio, Svizzera, Italia, Austria e Francia. Mentre la maggior parte degli operatori commerciali è arrivata da Stati Uniti, Cina e Australia.

Questi risultati confermano che l’industria marittima sta beneficiando della situazione economica generale positiva in tutta Europa. I produttori si aspettano che lo stimolo fornito da Boot Düsseldorf porti a una sostanziale crescita delle vendite nel segmento delle nuove imbarcazioni, che mostra una tendenza precisa verso barche più grandi sia nel settore della vela che in quello delle barche a motore.

Nell’ottica della costante crescita Enave si impegna a partecipare a questi grandi eventi internazionali, che mostrano benefici sia in termini di partnership che di nuovi contatti. Respirare un’aria cosmopolita ci permette di confrontarci costantemente con le novità provenienti da tutto il mondo e ci stimola ad offrire ai nostri clienti servizi sempre all’avangiardia.

photo: Messe Düsseldorf/ctillmann

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Vuoi cambiare il motore? Ecco come muoverti nella “giungla” della burocrazia

Introduzione

Sicuramente non sono pratiche che gli armatori devono affrontare quotidianamente, ma è davvero importante essere al corrente di cosa si possa o non si possa fare e di quale sia l’iter corretto da seguire nel caso di sostituzione del motore principale di propulsione di un’imbarcazione.

Spesso la normativa vigente viene mal interpretata, ed è quindi opportuno affidarsi ad un Organismo Notificato per risolvere ogni dubbio.

Noi lo abbiamo fatto, e abbiamo chiesto all’Ing. Navale Giuseppe Macolino, socio fondatore di ENAVE Ente Navale Europeo (azienda che offre servizi di valutazione per certificati di sicurezza e marcature CE nell’ambito della nautica da diporto) di risolvere tutti i nostri dubbi.

Distinguiamo quindi subito i due casi che possono presentare:

  • Imbarcazione marcata CE
  • Imbarcazione NON marcata CE

Imbarcazione marcata CE

Per quello che riguarda le imbarcazioni marcate CE va subito detto che hanno meno “libertà” d’azione rispetto alle NON marcate CE. Vale a dire che la sostituzione del motore di propulsione può essere effettuata solo entro i limiti di potenza massima e peso stabiliti dal fabbricante (della barca) e riportati, unitamente al tipo di motore utilizzabile (entrobordo, entrofuoribordo, fuoribordo, a scoppio o diesel) nella “Dichiarazione di Conformità CE”.

L’imbarco di un motore di potenza e peso superiori (anche solo di 1 HP) a quelli prestabiliti dal fabbricante, o di diversa tipologia (qualora non prevista dal fabbricante) comportano una rimarcatura CE dell’unità, a carico del proprietario della barca stessa. È necessario quindi, a meno che non si vogliano sostenere i costi onerosi per una nuova marcatura o subire sanzioni salatissime, riferirsi a questi parametri tecnici validi sia per i natanti (unità sotto i 10m di lunghezza non iscritti al RID) sia per le imbarcazioni, cioè le unità iscritte.

NATANTI

In questo caso, la sostituzione del motore principale, non deve seguire alcuna procedura tecnica e amministrativa. Possiamo solo consigliare, nel caso che il motore non venga sostituito dallo stesso costruttore della barca, di richiedere ad un Organismo Notificato la verifica della “corretta” nuova installazione, per evitare qualsiasi errore.

IMBARCAZIONI

L’iter per la sostituzione del motore principale, prevede questi passaggi:

  1. Presentare all’Ufficio d’iscrizione (RID) la richiesta del “nulla osta” allo sbarco/imbarco motore.
  2. A nulla osta ottenuto, si dovrà incaricare un Organismo Notificato o Affidato per l’esecuzione degli accertamenti tecnici ai fini della “convalida” del certificato di sicurezza.
  3. Infine, bisogna presentare all’Ufficio d’iscrizione l’istanza (generalmente è contestuale alla richiesta del nulla osta allo sbarco/imbarco) per il rilascio della nuova licenza di navigazione (e convalida del certificato di sicurezza), con allegati l’attestazione d’idoneità rilasciata dall’Organismo Notificato o Affidato e la “dichiarazione di potenza” rilasciata dal costruttore del nuovo motore.

Imbarcazione NON marcata CE

Per quello che concerne le imbarcazioni NON marcate CE come pocanzi accennato, esse godono di vincoli tecnici meno rigidi in caso di sostituzione del motore.

Riportiamo uno stralcio della Circolare n. 0730401 Prot. 19256 del 15/11/2013 emessa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, cui si deve fare riferimento:

  • Unità ante direttiva 94/25/CE iscritte ai RID

Le imbarcazioni interessate da una rimotorizzazione che non comporti l’aumento del quindici per cento massimo della potenza del motore tale da essere considerata modifica non rilevante, può essere sottoposta a visita di convalida del certificato di sicurezza sempreché i requisiti essenziali di omologazione. L’Organismo Notificato verifica, sotto la propria responsabilità, che la verifica del motore non abbia comportato variazioni sostanziali alla galleggiabilità, nonché al massimo carico trasportabile, in persone e bagagli, o alla manovrabilità e non siano state apportate modifiche alla struttura dell’imbarcazione, sia per motore entrobordo che fuoribordo, tali da inficiare la sicurezza. Nel caso contrario, l’unità deve essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura secondo i dettami dell’art.9 del citato Decreto Legislativo 171/05 (procedura di valutazione successiva alla costruzione);

  • Unità ante direttiva 94/25/CE (natanti ed imbarcazioni)

Per le unità interessate da una rimotorizzazione che comporti l’aumento oltre il quindici per cento massimo della potenza del motore, si ritiene che tale modifica abbia conseguenze dirette sui requisiti essenziali di sicurezza, con particolare riferimento alla struttura ed alla stabilità e manovrabilità e che, pertanto, l’unità debba essere considerata alla stregua di nuova costruzione. Essa dovrà conseguentemente essere sottoposta alle procedure previste per una nuova marcatura CE, secondo i dettami dell’art 9 del citato Decreto Legislativo (procedura di valutazione successiva alla costruzione).

Conclusione

Le imbarcazioni non marcate CE, in sintesi, possono procedere allo sbarco/imbarco motore, con aumento della potenza motrice che non comporti un aumento maggiore del 15% massimo della potenza del motore riportata nei dati di omologazione, in forza della Dichiarazione d’ idoneità rilasciata, previo accertamento tecnico, da un Organismo Notificato. Va subito detto, però, che la Dichiarazione d’ idoneità non si ottiene in “automatico” e l’Organismo Notificato o Affidato può ovviamente anche negarla in caso di accertata non conformità della barca, nella sua nuova “configurazione”, a requisiti di sicurezza.

Sarebbe quindi opportuno far valutare, in via preliminare e prima di procedere al nuovo acquisto, se la sostituzione del motore di bordo rispetta i parametri stabiliti dall’Ente tecnico.

Per il resto, valgono le procedure amministrative esposte per le imbarcazioni marcate CE: nulla osta sbarco/imbarco motore; istanza per il rilascio di una nuova licenza di navigazione e di convalida (o rilascio) del certificato di sicurezza, con allegata l’attestazione d’ idoneità dell’ Organismo Notificato e la dichiarazione di potenza del costruttore del motore.